Saturday, August 25, 2012

Ecco perchè serve il simbolo della bici sulle corsie bus

Nello scorso mese di luglio abbiamo rinnovato la richiesta al Comune di Varese (leggibile qui) di dipingere il simbolo della bici sulle corsie dei bus accessibili anche alle biciclette
La richiesta era motivata dalla considerazione che la sola segnaletica verticale non è di chiara evidenza a tutti gli utenti della strada, sia perchè i cartellini con il simbolo delle due ruote sono di piccole dimensioni sia perché sono posizionati solo all’inizio delle corsie.
Riteniamo quindi che il simbolo della bici ripetuto sull’asfalto costituirebbe un beneficio alla circolazione in termini di sicurezza ed anche un incentivo all’uso della bicicletta, data l’importanza per i ciclisti urbani di riconoscere e usufruire di spazi sicuri e in qualche misura riservati ad oggi, ahinoi, ancora molto limitati nella viabilità varesina.

Il comando della Polizia Locale ci ha risposto respingendo la nostra richiesta sostanzialmente con tre motivazioni:
1) la segnaletica verticale installata è conforme alle norme e sufficiente,
2) il Codice della Strada prevede la possibilità di tracciare il simbolo della bici sulla strada solo nel caso di “pista e attraversamento ciclabile” (art. 148 del Reg. del C.d.S.),
3) l’utilizzo delle corsie bus da parte delle biciclette è consentito solo in via sperimentale.


Ci permettiamo di insistere nella nostra proposta, ampliandola anzi alla richiesta di disporre i simboli di bicicletta e pedone anche nelle poche corsie ciclopedonali presenti in città:
1) non abbiamo nulla da ridire, infatti, sulla regolarità della cartellonistica verticale, ma riteniamo che la comunicazione possa essere migliorata in visibilità ed efficacia.
2) l’art. 148 del Regolamento, trattando di iscrizioni sulle pavimentazioni, infatti recita (c. 11):
“I simboli possono costituire ripetizione dei segnali verticali o di simboli in essi contenuti ...” Il fatto che venga poi esemplificato “in particolare” il caso della pista e dell’attraversamento ciclabile non impedisce di esercitare tale facoltà in via generale, quando opportuno per “guidare o regolare il traffico” (c.1).
Pensiamo, del resto,  che questa sia la ragionevole base normativa che ha consentito la tracciatura dei simboli in molti casi analoghi di altri Comuni (come dimostrano le foto pubblicate. La prima è a Bologna, la seconda a Brescia).
3) quanto alla faccenda della sperimentalità del provvedimento, ci si domanda perchè l’”esperimento” non dovrebbe essere applicato nel modo più efficace. Non è certo un problema di costo, dal momento che la segnaletica sull’asfalto viene – o dovrebbe essere- rinnovata con molta frequenza. E infine: quando terminerà la sperimentazione? quali esiti ha dato nel primo anno e mezzo (!) di applicazione?

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