Monday, July 27, 2009

2 agosto 2009

Il Lago d’Orta
Ritrovo: ore 7.30 al piazzale F.S. di Varese, trasferimento a Gozzano con auto propria
• Difficoltà: mediamente impegnativa, con diversi saliscendi
• Lunghezza: km 50
• Colazione al sacco
• Rientro: a Varese previsto per le ore 19.30
• Quota di partecipazione: € 3,00 + costo auto
• Prenotazione entro giovedì 30/07 in sede Ciclocittà o presso gli organizzatori, indicando eventuale disponibilità di posti per persone e/o bici
• Organizzano: Lucia Gandini Tel. 0332 830325 lucybike1@inwind.it e Renzo Bertin Tel. 0332 260692

Il più romantico dei laghi italiani, che ha ispirato Browning, Nietzsche, Balzac

Il Lago d'Orta o Cusio è un lago del Piemonte collocato tra le province di Novara e del Verbano Cusio Ossola. Ad est il monte Mottarone separa il lago d'Orta dal Lago Maggiore, mentre a ovest monti alti fino a 1300 metri separano lo specchio acqueo dalla Valsesia. È il più occidentale fra i laghi prealpini, originato dal fronte meridionale del ghiacciaio del Sempione. Contrariamente a quanto accade con molti laghi alpini, che hanno un emissario a sud, le acque del lago d'Orta escono dal lago a nord. Attraversano la città di Omegna dando vita al torrente Nigoglia che confluisce nello Strona che, a sua volta, sfocia nel Toce e quindi nel Lago Maggiore. Al centro del lago si trova l'isola di San Giulio, di dimensioni assai contenute, che ospita nella Basilica le spoglie del santo omonimo.
"Un delizioso piccolo lago ai piedi del Rosa, un'isola ben situata sull'acque calmissime, civettuola e semplice. Il mondo che il viaggiatore ha conosciuto si ritrova in piccolo modesto e puro: il suo animo ristorato l'invita a rimanere là, perché un poetico e melodioso fascino l'attornia, con tutte le sue armonie e risveglia inconsuete idee....è quello, il lago, ad un tempo un chiostro e la vita...." (Honoré de Balzac)
"…quando il destino ci appaiò ci assecondò nella scelta di un volontario esilio sul lago d'Orta: quell'autoconfino rigeneratore, quel delizioso paradiso perduto e ritrovato che accogliendo lui e me, Mario il vecchio e Mario il giovane, ci salvò in extremis da strazianti, estenuanti, storte vicende sentimentali e restituì l'uno e l'altro al suo vero se stesso. Fa bisogno di dire che recuperammo allora, e conservammo poi per sempre, il senso della realtà, della bellezza, della vita." (Mario Soldati)

Saturday, July 18, 2009

Domenica 26 luglio 2009

Villa Litta a Lainate

• Ritrovo: ore 8.30 al piazzale Trenitalia di Varese
• Difficoltà: medio facile
• Rientro a Varese previsto per le ore 18.30
• Lunghezza: circa km 45 fino alla Villa Litta di Lainate + rientro
• Colazione al sacco

Da Varese passando per Bizzozzero e Lozza si raggiunge Castiglione Olona da dove parte la prossima pista ciclabile del Parco Medio Olona che giunge fino a Castellanza. La pista si snoda tra il vecchio tracciato della ferrovia della Valmorea, con le vecchie fabbriche dismesse, e il fiume Olona che sta tornando a nuova vita. I lavori sono cominciati e finiranno il prossimo anno, ma l’opera come da tempo abbiamo auspicato sarà importantissima per congiungere Varese e il sud della provincia (speriamo che sia tutta transitabile per il nostro passaggio – faremo un controllo i giorni precedenti la gita, ma non possiamo escludere di dover superare tratti di serrato sconnesso) in alternativa possiamo raggiungere Torba passando da Schianno, Morazzone, Gornate.
Nel territorio di Fagnano saremo accolti dagli amici dell’associazione di volontari “I Calmali” che operano con attività di tipo storico-culturale ed ecologico-ambientale; hanno recuperato un'area verde nel parco del medio Olona e gestiscono un punto di ritrovo con noleggio bici in prossimità della ciclabile.
Giunti a Castellanza, dopo aver attraversato Legnano (piccolo percorso urbano), in prossimità di Parabiago, imbocchiamo la bella ciclabile del canale Villoresi che ci porta direttamente a Lainate dove si sosta per ammirare Villa Borromeo - Visconti - Litta, splendido gioiello di arte cinquecentesca con affreschi, mosaici, grotte, giochi e scherzi d’acqua. Terminata la visita, si aprono due alternative per il rientro a Varese con il treno: o si raggiunge la stazione di Garbagnate Groane (Ferrovie Nord) con un percorso di 5 km -sempre lungo il canale- oppure con 8 km si torna a Parabiago (Ferrovie dello Stato); nel primo caso si deve cambiare treno a Saronno. Naturalmente è sempre possibile il rientro in bici per i più arditi.
Costo quota-gita € 3,00, ingresso villa € 7,00, biglietto treno variabile rispetto alle scelte: € 5,55 da Garbagnate ed € 6,10 da Parbiago.
Organizzano: Antonio Brinchilin e-mail: antoniobrinchilin@libero.it e Rossana Chiodi, tel. 0332 228633, e-mail: ciclorossa@yahoo.it
Per maggiori informazioni sulla villa si può visitare il sito: www.amicivillalitta.it

Monday, July 13, 2009

19 luglio 2009

La cresta della Maggiora

Raggiunto Verbania (220 mt) in bici + traghetto saliremo verso Premeno e Pian del Sole (800 mt).

Dopo un breve scollinamento saliremo a Pian Cavallo (centro Auxologico) e lungo "la Cresta della Maggiora" (1180 mt) godremo del paesaggio del Lago Maggiore da Locarno ad Arona nel suo versante est (quello varesino)


Alla frazione Colle (1200 mt), lungo una piacevole sterrata ci addentreremo verso le falde del M.Zeda. A Pian D'Arla (1280 mt), su pianoro e belvedere (verso lo Zeda, la Val Grande e Il Gridone Limidario) pranzeremo e....... godrem di sole e paesaggio.

Qui inizia la "Linea Cadorna" e, chi vorrà, potrà salire verso le trincee ancora praticabili del Passo Folungo (1250 mt), oppure fermarsi all'Alpe Archia (1150 mt). A questi infaticabili pedalatori concedermo 2h per fare il tutto.


Ritornati a Colle scenderemo verso Cannero per poi, dopo un buon ghiacciolo, ritornare a Verbania-Intra passando da Ghiffa e la sua interessante storia manifatturiera.

Per Varese, dopo traghetto, la strada sarà familiare a tutti.

In alternativa le FNM, a Laveno, potrebbero "dare una mano".

PROGRAMMA

Ritrovo: Domenica 19 - ore 7,30 alla stazione Trenitalia di Varese. Rientro verso le 19,30.

Lunghezza: 70 Km, gita per ciclisti allenati. Qualche difficoltà tecnica per dislivelli e chilometraggio. Salite sostenute ma ampie, tratto di sterrato con fondo compatto. Si richiede bici affidabile, meglio MTB.

NOTE: Colazione al sacco

Quota di partecipazione: euro 15,00 (comprensivo di traghetto e quota sociale).

Organizzano: Elio Pesci e Pietro Riboldi, tel. 349.59.69.268 e-mail: pietroriboldi@live.it; Eliana Della Chiesa, tel. 0332745632 e-mail: elianadellachiesa@virgilio.it


Monday, July 06, 2009

Domenica 12 luglio 2009

Cascate

  • Ritrovo: ore 8.00 al piazzale FS di Varese
  • Difficoltà: medio facile
  • Lunghezza: circa km 40 tornando con il treno da Cittiglio, oppure km 60 rientrando in bici a Varese.
  • Colazione al sacco
  • Rientro a Varese previsto per le ore 18.30
  • Organizzano: Alberto Minazzi e Rossana Chiodi, tel. 0332 228633, e-mail: ciclorossa@yahoo.it

Non vi sembri un invito a cadere, l’invito è invece per le suggestive e poco conosciute cascate delle nostre valli.
L’itinerario ci porta a Brinzio dove con un piccolo tratto sterrato si giunge alla cascata del “Pesech” circondata da faggi centenari. Si prosegue per Masciago Primo ove con un breve tratto a piedi, si giunge ad ammirare il secondo salto d’acqua della giornata. Su e giù fino a Ferrera, per vedere una nuova suggestiva cascata anche questa raggiungibile con un breve sentiero nel bosco. Si riprende la bici e passando da Rancio, Cavona, Cuvio, Cuveglio, Casalzuigno. Brenta si giunge a Cittiglio.
Qui si conclude il nostro itinerario con le tre cascate formate dal torrente S.Giulio e raggiungibili attraverso un sentiero che parte dalla parte antica del borgo. Sono poste a quote comprese tra i 324 e i 474 m s.l.m., in un ambiente naturale boschivo di suggestiva bellezza. Per raggiungere la prima cascata, il sentiero è abbastanza largo e “comodo” e si percorre in circa 10 minuti, più ripido invece è quello che conduce alla seconda e alla terza cascata percorribile a piedi.
Il ritornopuò essere alleggerito prendendo il treno a Cittiglio, oppure si rientra in bici percorrendo la salita del Sasso di Gavirate o in alternativa la ciclabile del Lago, ma sempre bisogna affrontare la relativa risalita a Varese.