Tuesday, December 28, 2010
Domenica 2 gennaio 2011
Domenica 2 gennaio 2011
Smaltiamo il panettone e lo zampone
Appuntamento alle ore 10:00 in Piazza Monte Grappa per un cappuccino e poi si pedala, senza sosta pranzo, fino alle ore più calde del primo pomeriggio. Itinerario a sorpresa: tutto dipenderà dal clima e dal coraggio dei partecipanti.
Informazioni tramite e-mail: ciclocitta.varese@tiscali.it
Friday, December 17, 2010
Biciclette nelle corsie bus
Varese emessa l’ordinanza!
Ora spetta ai ciclisti urbani dimostrare buon senso
http://www.comune.varese.it/si4web/common/AmvDocumentoInfo.do?MVVC=amvdocui&ID=3385&REV=0&MVPD=0&MVTD=1&MVSZ=362
I documenti da noi presentati sono visibili sul nostro blog alla pagina "Documenti"
Thursday, December 16, 2010
Tuesday, December 07, 2010
Il racconto
L'Italia che pedala pericolosamente
Incidenti, paura e insulti ecco perché l'Italia non è un paese per ciclisti. Non ti guardano, non ti vedono. Ti considerano un bersaglio nel parabrezza. Un gioco della Playstation a destra della mezzeria. È uno scontro culturale, prima che urbanistico. Le due ruote sono viste come un intralcio al traffico e non come la base per decongestionarlo di PAOLO RUMIZ
Per leggere tutto l'articolo andare sul sito di Repubblica:http://www.repubblica.it/cronaca/2010/12/07/news/italia_pedala_pericolosamente-9908072/?ref=HREC1-11
Thursday, November 04, 2010
Ciclista illuminato
Sabato 13 novembre 2010 dalle ore 15,00 alle 19,30 a Varese in piazza Monte Grappa
"La visibilità è importante per chi è amico delle due ruote silenziose - ha dichiarato Beppe Ferrari, presidente dell'associazione cicloambientalista -. Con questa iniziativa abbiamo voluto mettere al centro dell'attenzione le condizioni di sicurezza del ciclista. A maggior ragione adesso che il nuovo Codice della Strada ha introdotto nuovi obblighi, come il giubbino rifrangente nelle ore serali lungo tutte le strade extraurbane e le gallerie."
Tuesday, October 26, 2010
ALTA MAREMMA E IL PARCO DELL'UCCELLINA
ALTA MAREMMA E IL PARCO DELL'UCCELLINA
venerdì 29 ottobre - martedì 2 novembre
Partenza venerdì 29 ottobre in auto e furgone da Varese alle ore 7,00 con arrivo previsto a Follonica (Grosseto) alle 13,00.
Costo previsto comprensivo di viaggio pernottamenti e prime colazioni (escluse le cene ) 230,00 €
Prima tappa: venerdì 29 ottobre Follonica – Massa Marittima km 28
La pedalata parte da Follonica nel primo pomeriggio e ci porta verso l'interno in leggera salita, attraversando i boschi di leccio del parco di Montioni. Gli ultimi 3 km per raggiungere i 380 m s.l.m di Massa Marittima sono un po' più impegnativi. Sosta e pernottamento a Massa Marittima all’ostello Sant’Anna tel.: 0566 904605 (è necessario portare gli asciugamani)
Traccia storico culturale:
Follonica: Si ritiene che l'attività estrattiva presso isola d'Elba, sia cominciata già durante l'era del bronzo, associata ad una fiorente attività siderurgica. Nell' 800 Follonica diventa il più importante centro di lavorazione del ferro nello Stato Toscano. Il filo che lega Follonica al ferro è ben espresso dalla chiesa di San Leopoldo, eretta dei primi anni del XIX secolo e che presenta numerosi elementi decorativi in ghisa dal rosone agli arredi interni.
Massa Marittima è una città d’arte adagiata tra le Colline Metallifere, circondata dalla campagna maremmana ricca di bellezze storiche, ambientali ed architettoniche. Nel borgo medievale i vicoli antichi e ripidi salgono fino alla parte alta dove è facile trovare angoli suggestivi e caratteristici e punti panoramici che si affacciano a valle fino al mare.
La cittadina è rinomata per la sua bellissima piazza centrale, Piazza Garibaldi, su cui si affacciano: il Duomo in stile romanico gotico pisano, il Palazzo dei Priori e quello del Comune. anch'esso in stile romanico, ma con una costruzione più articolata, essendo formato dall'unione di tre strutture: il palazzo originario, la Torre e la palazzina dei conti di Bisenzio.
Da segnalare lo storico affresco dell'Albero della Fecondità, situato su una parete delle Fonti dell'Abbondanza che erano il principale punto di approvvigionamento pubblico di acqua del centro storico massetano (Piazza Mazzini); da ultimo nelle immediate vicinanze del centro storico (via Corridoni) il Museo della Miniera, unico in Italia con i suoi 700 metri di gallerie
seconda tappa: Sabato 30 ottobre Massa Marittima – Civitella Paganico km 55
Partenza in discesa poi 8 km di leggera salita quindi percorso in costa con saliscendi fino a Roccastrada e discesa verso Civitella Marittima. Sosta e pernottamento a Civitella Marittima alla Locanda nel Cassero con cena presso la Locanda - Tel. 0564 900680
Traccia storico culturale
Tatti: il borgo è racchiuso da antiche e ben conservate mura in pietra a tratti addossate alle abitazioni ove spicca una porta d'accesso e il complesso fortificato della Rocca aldobrandesca, che nel trecento venne ulteriormente fortificata dai Senesi e trasformata in cassero.
Roccatederighi è uno dei borghi medioevali più interessanti della Maremma posto a 538 m sul livello del mare. Tra le enormi pietre di riolite, chiamati "i massi", si staglia il suo profilo di torri e tetti, perfettamente integrato con la natura circostante. Si entra nell’antico borgo attraverso una porta ad arco tondo, che si apre tra massi e mura, che porta in un dedalo di vicoli, arcate e scalinate. In "piazzetta Senesi", la torre dell’orologio e i resti del cassero e in direzione opposta la chiesa di San Martino che si trova su uno sperone roccioso situato dove aveva sede il primitivo castello. Uno sguardo anche al "Tufolino" con la sua scalinata e alle case scavate nella roccia.
Roccastrada arroccata su una massiccia piattaforma di roccia trachitica, ad un'altitudine di 475 metri s.l.m.. sorge su un crinale situato a destra del fiume Ombrone; la sua posizione consente di godere di vasti panorami sia sul versante senese che su quello grossetano. Roccastrada ha origini millenarie: già dal V secolo a.C. il territorio era un centro minerario ambito dalle vicine città etrusche di Vetulonia e Roselle. Alla parte più antica si accede attraverso la porta di Borgo. Più avanti si raggiunge la piazza dell'Orologio con l'omonima Torre. Al suo fianco una scalinata ci porta verso il "Cassero". Delle antiche difese oggi resta solo un tratto delle mura ovest inglobato nelle case. Le abitazioni convergono verso le "carceri", vecchio centro del castello. A occidente non vi sono mai state opere di difesa perche veniva sfruttato lo strapiombo roccioso.
Il comune di Civitella Paganico si estende su un territorio di grande bellezza che unisce tratti del paesaggio senese e della Maremma grossetana. Nel territorio comunale si alternano colline punteggiate di antichi borghi, fattorie e castelli immersi nei boschi secolari e pianure solcate da torrenti e dal fiume Ombrone. Le sue frazioni: Civitella Marittima è arroccata su una collina che domina la Maremma Toscana e i Colli Senesi. Il paese, di circa 350 abitanti, ha origini antichissime (etrusco romane), ma il suo maggior sviluppo risale all'epoca medievale.
terza tappa: domenica 31 ottobre Civitella Paganico – Fonteblanda km 75
Ancora una partenza in discesa fino alla stazione di Paganico, si risale verso Sasso d'Ombrone e Poggi del Sasso 4 km di salita con una pendenza media del 6%. Quindi percorso ondulato ma prevalentemente in discesa attraverso campi e i vigneti del Morellino di Scansano. Sosta e pernottamento presso l'Agriturismo La Marta - Località La Marta, Strada Vicinale della Migliorina Fonteblanda (GR) - Tel.: 0564 885426.
Traccia storico culturale
Paganico è un antico centro medievale voluto dai senesi a guardia della Valle dell'Ombrone, come avamposto delle colline che giungono a Siena. Conserva la cinta muraria medievale in stile senese e splendidi affreschi di Biagio di Goro Ghezzi nell'abside della Chiesa di San Michele Arcangelo.
La "terra murata" di Paganico fu voluta dai senesi a guardia della Valle dell'Ombrone, come avamposto delle colline che giungono a Siena per servire alle mire che la repubblica aveva sulla Maremma e lo sbocco al mare.
Sasso d'Ombrone, Poggi del Sasso e Monte Cucco sono frazioni del comune di Cinigiano.
Sasso d'Ombrone sorge su uno spuntone roccioso che domina il corso dell'Ombrone La località era nota in epoca medievale con la denominazione di Sasso di Maremma del castello rimangono poche tracce.
Poggi del Sasso è una località rurale: da segnalare la Cappella di Poggi del Sasso, nota anche come Il Chiesino che sorge su un poggio che sovrasta la strada comunale ai Poggi. L'edificio religioso fu costruito attorno alla metà del Settecento come cappella rurale è un piccolo edificio religioso ad aula unica caratterizzato da strutture murarie esterne rivestite in pietra.
quarta tappa: lunedì 1 novembre Fonteblanda – Castiglione della Pescaia km 75
Tappa quasi prevalentemente pianeggiante, dopo pochi chilometri rivediamo il mare a Fonteblnda giungiamo a Talamone e costeggiamo il parco Parco Naturale della Maremma (Uccellina) fino a Marina di Alberese infine torniamo nell'interno verso Grosseto.
Sosta e pernottamento presso l'Agriturismo Lucerna del Lago Prile - Località Prile Castiglione della Pescaia - Tel.: 0564 944 095
Traccia storico culturale
Fonteblanda, al confine sud del Parco Naturale della Maremma (Uccellina) è un angolo di Paradiso della Maremma.
Talamone antica e fiorente città già in epoca etrusca, fu poi rasa al suolo da Silla è citata da Dante nella Divina Commedia - Purgatorio Canto XIII:
Tu li vedrai tra quella gente vana
che spera in Talamone, e perderagli
più di speranza ch'a trovar la Diana;
ma più vi perderanno li ammiragli.
Ma il nome della città è sicuramente legato all'impresa di Giuseppe Garibaldi e dei suoi mille che nel 1860, vi fecero scalo per rifornirsi di acqua ed armi.
Nei pressi di Talamone si trova l'entrata più meridionale del Parco Naturale della Maremma, dal quale partono alcuni sentieri naturalistici.
Il Parco ha un'estensione di 9800 ettari e si estende, lungo costa,
Nel suo territorio ricadono gli ultimi terreni paludosi nei pressi della foce dell'Ombrone, che, ricchi di vita e ancora selvaggi, ospitano importanti colonie di uccelli palustri. Più a sud la zona è composta dai monti dell'Uccellina ricoperti da una fitta macchia mediterranea
Il Parco dell'Uccellina, pur essendo un territorio caratterizzato da una folta vegetazione, è ricco di testimonianze storico-artistiche, risalenti a varie epoche e frutto di realtà ed esigenze diverse. Il territorio del Parco è oggi suddiviso fra i Comuni di Grosseto, di Magliano in Toscna e di Orbetello.
Rispescia: la frazione si è sviluppata nel corso del Novecento, a seguito della completa bonifica della pianura maremmana e della contemporanea riforma agraria; alla periferia orientale dell'abitato sorge il Centro di Educazione ambientale di Legambiente, dove si tiene la rassegna di Festambiente ogni mese di agosto.
Panorama di GrossetoGrosseto: la città è uno dei pochi capoluoghi di provincia il cui centro storico è rimasto completamente circondato da una cerchia muraria, nell'insieme integra, che ha mantenuto pressoché immutato il proprio aspetto nel corso dei secoli e nonostante la superficie piuttosto contenuta del centro storico cittadino, vi sono conservati pregevoli monumenti come la cattedrale di San Lorenzo: la chiesa subì estesi rimaneggiamenti e ristrutturazioni fino ad assumere un aspetto gotico unitario - il Palazzo Aldobrandeschi edificato in epoca medievale, venne quasi interamente ricostruito agli inizi del secolo scorso in stile neogotico
In passato, gran parte dell'area pianeggiante era occupata dal Lago Prile che si estendeva quasi fino alla parte occidentale della città. L'antico bacino lacustre costiero dalle caratteristiche palustri è quasi del tutto scomparso a seguito delle opere di canalizzazione rientranti nelle bonifiche settecentesche apportate dai Lorena, completate definitivamente tra gli anni venti e trenta del secolo scorso dal governo fascista.
quinta tappa: martedì 2 novembre Castiglione della Pescaia – Follonica km 45
Tappa quasi interamente lungo la costa dapprima pedaliamo nella riserva naturale della Diaccia Botrona, poi attraversiamo Castiglione della Pescaia e proseguiamo lungo il mare. Unica salita della giornata per arrivare a Punta Ala, ma sono solo 150 m di dislivello. Si ritorna a Follonica per riprendere le auto e il furgone e iniziare il viaggio di ritorno.
File:R.N.Diaccia Botrona 34 ita.jpg
Traccia storico culturale
Riserva naturale Diaccia Botrona si estende su oltre mille ettari di territorio ed è considerata la più significativa area umida italiana. Istituita nel ’96, è ciò che rimane dell’antico Lago Prile, che arrivò ad occupare 50 chilometri quadrati e fu prosciugato nel XIX secolo. Il padule occupa, allo stato attuale, circa 700 ettari, a ridosso della pineta di Castiglione della Pescaia e si allunga sulla pianura che collega la stazione balneare con Grosseto. Possiede un raro e significativo ecosistema, che ospita un’incredibile varietà di microrganismi viventi, sia vegetali che animali. E’ una vera e propria "banca genetica" che dà un grande contributo al mantenimento della biodiversità della zona.
Castiglione della Pescaia. La rinomata località balneare è dominata dal centro storico situato sul promontorio che culmina con il castello di origini medievali sul punto più alto. Nel centro storico sono conservati diversi edifici di chiare origini medievali con le caratteristiche strutture murarie in pietra.
La pineta di Roccamare è un'ampia pineta che si estende per più di 8 chilometri nel territorio di Castiglione della Pescaia, lungo il litorale tra la frazione di Riva del Sole a sud e quella di Rocchette a nord, pineta caratterizzata per la presenza di pini marittimi e pini domestici. Si ritrovano anche specie endemiche di macchia mediterranea..
Il promontorio di Punta Ala è caratterizzato da coste alte e rocciose, a tratti frastagliati ed accessibili soltanto via mare.
Domenica 17 Ottobre 2010
Milano Art Nouveau
Con gli amici di Ciclobby ci troviamo alle 10:00
in Piazzetta Reale a Milano.
Con la guida di Gianfranco Rocculi e Marialuisa Bonivento, ci inoltriamo nella metropoli alla scoperta della città in bicicletta, approfittando del traffico ridotto della domenica mattina.
Il giro culturale termina alle ore 12:00 circa.
Dopo uno spuntino si torna in treno.
Per farla … più dificile
Chi dopo il giro culturale sentirà ancora voglia di pedalare, potrà tornare a Varese in bici, le soluzioni sono molteplici. Per evitare il traffico si può pedalare lungo i navigli oppure raggiungere Castellanza in treno e poi percorrere la nuova pista ciclabile della Valmorea fino a Castiglione Olona.
PROGRAMMA
Ritrovo: ore 8.20 alla stazione Trenitalia di Varese per prendere il treno delle ore 8:37
Difficoltà: facile, percorso urbano, con molte soste
Quota di partecipazione € 3,00 più biglietto ferroviario
Referente: Rossana Chiodi, tel. 0332 228633, cell. 340 7643908, e-mail: ciclorossa@yahoo.it
Prenotazione: è necessaria la prenotazione per l’acquisto del biglietto del treno, chi volesse decidere all’ultimo momento può effettuare l’acquisto la domenica stessa.
Saturday, September 25, 2010
GIUBBINI RIFRANGENTI
APPELLO DELLA FIAB AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE E ALLE FORZE DELL'ORDINE
A partire da lunedì prossimo, 27 settembre 2010, entra in vigore l'obbligo per i ciclisti di indossare giubbino o bretelle catarifrangenti quando circolano nelle ore serali fuori dai centri abitati e in tutte le gallerie dove sia loro consentito il transito, anche quando queste si trovino in città.
Tale norma scatta 60 gg dopo l'entrata in vigore della legge 120/2010 del 29 luglio scorso che ha modificato il codice della strada (D.L. n. 285 del 1992).
La FIAB che è a contatto con chi utilizza abitualmente la bicicletta per i suoi spostamenti denuncia che questa disposizione non è stata adeguatamente e correttamente pubblicizzata attraverso i grandi organi di informazione.
Pertanto la Federazione Italiana Amici della Bicicletta chiede:
1) agli organi di stampa di darne ampia notizia, in maniera chiara e diffusa affinché tutti ne siano a conoscenza
2) alle Polizie Municipali e Polizia Stradale di evitare - almeno nei primi tempi - di sanzionare i ciclisti inconsapevoli e di fare invece opera di informazione.
http://www.fiab-onlus.it/ciclista_illuminato.htm
Thursday, September 23, 2010
A Varese chi sceglie la bici merita un premio
Le biciclette sono state al centro della vita cittadina per una giornata.
Più di 400 i ciclisti "premiati" a cui bisogna aggiungere i frettolosi e diffidenti che non si sono fermati, per cui almeno 550 i passaggi stimati, in questi 6 punti della città.
Nel pomeriggio in piazza Monte Grappa il “Raduno dei varesini in bicicletta” e “La pedalata del Sindaco” hanno riscontrato un successo di partecipazione nonostante il giorno feriale.
La giornata dei ciclisti varesini, inserita nella Settimana Europea della Mobilità Sostenibile
e tra le manifestazioni di Lombardiainbici, è stata anche l’occasione per fare il punto sulla politica ciclabile finora attuata dal Comune e per portare all’attenzione di amministratori e cittadini alcune proposte che favorirebbero la circolazione in bici.
“Con soddisfazione constatiamo che il Comune ha intrapreso una serie di iniziative positive – spiega Beppe Ferrari - come il bike sharing, il contributo all’acquisto di biciclette a pedalata assistita, lo sviluppo di iniziative promozionali e infine lo studio in corso di un bici-plan comunale. Noi stessi non abbiamo mai fatto mancare il sostegno di fronte a queste volontà. Dall’altra parte, però, è evidente che il traffico automobilistico è sempre soverchiante rispetto a quello della mobilità dolce e collettiva. Crediamo che ciò si sia verificato anche per una scarsa determinazione negli interventi sulle infrastrutture e la viabilità. Ci sembra manchi un disegno coerente sulle politiche per il traffico.”
Per questo Fiab-Ciclocittà, riprendendo due punti presenti nel Manifesto dei Varesini in Bicicletta sottoscritto lo scorso autunno da oltre 250 sostenitori del mezzo a due ruote, mette sul tavolo due proposte concrete.
- Regolarizzazione del transito delle biciclette sulle corsie bus, già promessa dagli Amministratori Comunali ma mai attuata,
- Doppio senso per le biciclette in alcune strade a senso unico, come si sta diffondendo in numerose città europee e in alcune realtà italiane.
Su queste proposte Ciclocittà ha prodotto due documenti (visualizzabili nella pagina "Documenti" di questo blog ), entrando nel merito tecnico delle questioni, senza quindi limitarsi solo ad una rivendicazione di utilità generale.
“Esprimiamo la volontà – conclude il presidente dell’associazione - di sederci ad un tavolo con tecnici, amministratori, rappresentanti del trasporto pubblico e con tutti gli altri portatori di interesse, per trovare una soluzione ai problemi che incontra il ciclista urbano nel muoversi in città con efficienza, sicurezza e nel rispetto delle norme.”
Tuesday, September 21, 2010
Tuesday, September 14, 2010
chi sceglie la bici merita un premio
Beppe Ferrari ha dichiarato:
"Continua l’impegno di Fiab-Ciclocittà per migliorare la mobilità varesina favorendo chi sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto urbano.
Chiediamo in particolare di regolarizzare il transito delle biciclette sulle corsie bus, già promessa dagli Amministratori Comunali e mai attuata, e di doppio senso per le bici in strade a senso unico, come si sta diffondendo in città amiche della bicicletta.
Le azioni intraprese negli ultimi tempi dall’Amministrazione Comunale, come il contributo per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita, l’istituzione e il programmato sviluppo del bike sharing, lo studio in corso del bici-plan comunale e le iniziative promozionali di “Vainbici” (alle quali in diversi modi ha collaborato anche la nostra associazione), sono certamente positive ma vanno sostenute da un progetto sistematico sulla viabilità cittadina."
Rassegna stampa
Gli articoli online.
http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=182320
http://www.varesereport.it/2010/09/16/ciclocitta-un-premio-a-chi-sceglie-le-due-ruote/
http://www.insubriatv.tv/IT/P_News.awp?P1=1823
http://www.varese7press.it/?p=19202
http://www.varesenotizie.it/index.php?option=com_content&view=article&id=58763:ciclocitta&catid=6:varese&Itemid=275
http://www.varesenotizie.it/index.php?option=com_content&view=article&id=58767:proposte-per-una-varese-piu-ciclabile&catid=6:varese&Itemid=275
Ci sono poi articoli su Prealpina e Provincia e Giorno
Monday, September 13, 2010
Riapre la Ciclofficina!
Friday, September 03, 2010
11/12 Settembre 2010
Programma
Ritrovo: ore 7.30 alla stazione FS di Varese.
Difficoltà: media e per brevi tratti impegnativa
Lunghezza: circa km. 95.
Soggiorno: in B&B Cascina Baresane, Loc. Santa Rosalia, 32 ALBA
Rientro a Varese previsto per le ore 21.30/22.00
Quota di partecipazione: € 100,00 comprensiva di pernottamento cena, colazione, trasporto auto e quota di Ciclocittà
Prenotazione: entro martedi 3 agosto,
Organizzano: Eliana Della Chiesa, tel. 0332/745632, e-mail: elianadellachiesa@virgilio.it Pietro Riboldi tel.349 5969268 e-mail: pietoriboldi@live.it
Il Roero (in piemontese Roé) è una regione geografica del Piemonte, situata nella parte nord-orientale della provincia di Cuneo. Prende il nome dalla famiglia omonima - ovvero quella dei Roero che a partire dal periodo medioevale e per vari secoli ha dominato su questo territorio.
Langhe sono una regione storica del Piemonte situata a cavallo delle province di Cuneo e di Asti, confinante con altre regioni storiche del Piemonte, ossia il Monferrato e il Roero e costituita da un esteso sistema collinare definito dal corso dei fiumi Tanaro, Belbo, e Bormida
Bassa Langa: zona compresa fra il Tanaro a nord e il Belbo a sud, è la zona dell'Albese, dei vini e del tartufo
Grandi vini, bellissime strade, cantine simili a cattedrali sotterranee, castelli, antichi borghi e il piacere di un viaggio all’insegna del movimento e del gusto, tra storia medioevale e ricchezza della terra.
Quello di Langhe e Roero è un dualismo senza contrapposizione, nel segno della continuità, che confluisce sulle rive del fiume Tanaro e definisce i motivi per scoprire ed esplorare due territori gemelli nelle loro diversità Qui lo sguardo potrà spaziare tra torri e castelli, borghi e lingue di terra, colori differenti e borghi caratteristici.
Alba (in piemontese Alba, in dialetto langarolo Arba) l'area urbana, che include svariati centri del circondario compreso la città di Bra è la capitale storica ed economica delle Langhe.
La "Città delle cento torri", è la capitale del buon vino e del tartufo (rinomato il bianco di Alba)
Bra Le origini e gli insediamenti umani nella zona di Bra sono antichissimi, tanto che la presenza umana è accertata già durante l'era neolitica e noto punto di interesse per la presenza di importanti evidenze barocche. Nel periodo romano venne fondata alla fine del II secolo a.C. lungo la valle del Tanaro la città di Pollentia (attuale Pollenzo), importante centro di traffico commerciale e militare tra i porti liguri e la pianura piemontese.
Nella frazione Pollenzo vi è il Castello di Pollenzo, patrimonio dell'umanità dell'Unesco, sono da vedere:
• La Zizzola, edificio simbolo della Città. A pianta ottagonale con due piani sormontati al centro da una torretta, è situata sul punto più alto della Città: la collina di Monteguglielmo
• Palazzo Traversa: il nucleo originario risale alla metà del XV secolo ed è adibito a Museo di Archeologia e Storia dell'Arte. Raggruppa reperti provenienti dall'antica Pollenzo (fondata dai romani) e opere d'arte locale dal Seicento all'epoca contemporanea. Fa parte del sistema dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte.
• Palazzo Comunale. Edificio di origine medioevale;
• Palazzo Mathis di fronte al Palazzo Comunale,
• la chiesa di Santa Maria degli Angeli
1° GIORNO Sulle tracce delle MASCHE 40km
Il tracciato si presenta con un limitato dislivello altimetrico nel primo tratto e uno sviluppo pianeggiante nella seconda parte. Risulta perciò adeguato ed accessibile anche ai cicloamatori meno esperti. L'itinerario ad anello inizia e finisce ad Alba. Il percorso prosegue verso Pocapaglia immergendosi nel cuore del Roero e garantendo una visuale mozzafiato delle "rocche", aspre colline di sabbia e argilla totalmente differenti da quelle più note della "Langa del vino" che scorreranno parallele al percorso.
Inoltrandosi lungo il tracciato sarà possibile sfiorare con lo sguardo i caratteri peculiari di questo territorio totalmente unico e dall'aspetto maestoso e misterioso. Spesso i boschi e gli scoscesi dirupi limitrofi alle rocche si alternano alle superfici coltivate regalando scorci di rara bellezza, capaci di rapire i sensi dei visitatori. Non a caso le leggende della tradizione popolare attribuiscono questa suggestiva zona come terra di "masche" (streghe in dialetto piemontese) e ci accompagneranno a Pocapaglia e Sommariva Perno. Raggiunta questa tappa sarà possibile apprezzare la comparsa di vigneti e numerosi frutteti, a venirci incontro sarà un paesaggio maggiormente antropizzato e fortemente produttivo. Deviando leggermente dal percorso sarà possibile lasciarsi tentare da una sosta golosa presso l'abitato di uno dei paesi che incontreremo lungo il tragitto ( madonna del Pilone, Monteu Roero e Canale) o proseguire alla scoperta del miele del Roero a Sommariva del Bosco , Proseguendo sul tracciato potremo rilassarci immersi nella campagna fino al rientro ad Alba.
2° GIORNO Il barolo che passione 55km
L'itinerario rappresenta per ogni cicloamatore l'occasione di respirare il vero spirito della Bassa Langa, di nutrire gli occhi con panorami mozzafiato e sfiorare il legame tra uomo e territorio. Le costanti del percorso saranno la vite e i magnifici manieri che dominano paesaggio e colline dalla bellezza paesaggistica straordinaria. Da Alba si parte per raggiungere Verduno e La Morra, centro nevralgico della zona di produzione del vitigno nebbiolo e punto panoramico più alto dell'area (da non perdere il belvedere immerso nel centro storico del paese), per scendere verso Barolo. Il comune, adagiato su una sorta di altipiano, dove la Marchesa Faletti lo inventò, dona il nome al vino di fama internazionale saprà affascinarvi per l'eleganza del suo borgo e l'imponente profilo del castello, dove visse anche di Silvio Pellico.
Il proseguimento del percorso è una vera e propria full immersion paesaggistica nel feudo del Barolo, attraversa il cuore pulsante della Bassa Langa. passando per Castiglione Falletto verso Grinzane Cavour. Il Comune ha voluto legare il suo nome a quello dell'illustre statista Camillo Benso Conte di Cavour, che qui ha soggiornato e che vi fu Sindaco per 17 anni Se i vigneti, che fanno celebre il nome delle Langhe nel mondo, sono presenti su queste colline, lo si deve a lui, che li importò dalla Francia e in Langa identifico' i terreni adatti al loro sviluppo Il Comune si divide in due nuclei abitati ben diversificati tra loro. Una parte storica che si e' sviluppata intorno al suo prestigioso Castello e una parte di fondovalle che sorge sulla confluenza delle vie che scendevano dalle colline sulla direttrice della pianura verso Asti. Grinzane e' sovrastata dall'imponente Castello a pianta trapezoidale, con quattro corpi irregolarmente disposti attorno al cortile centrale. Dopo la visita si ritorna a pedalare per concludere percorso con il rientro ad Alba.
Friday, August 06, 2010
Chiusura sede e ciclofficina
Per il mese di agosto è sospesa la tradizionale apertura della sede di Ciclocittà al giovedì sera.
Ricordiamo solo l'appuntamento
Giovedì 12 agosto
Bici & gelato
Ci ritroviamo nel tardo pomeriggio per una breve pedalata verso una gelateria selezionata per ristorare dal “caldo” (climatologia permettendo) il ciclista rimasto in città.
La gelateria prescelta quest’anno è presso l’Azienda Agricola Baita S. Gemolo a Ganna
Per i golosi impenitenti c’è anche la possibilità di concludere la serata in pizzeria ma è necessaria una prenotazione il giorno precedente.
Ritrovo: ore 18:30 in Piazza Monte Grappa.
Organizzano: Rossana Chiodi e Gianni Razza
Ci rivediamo in sede da giovedì 2 settembre per raccontarci le vacanze e ripartire con le nostre attività!
CICLOFFICINA
Anche l'apertura della ciclofficina al mercoledì dalle 17 alle 19 è sospesa in questo mese.
Ma, cari pedalatori varesini, non temete: il nostro tecnico volontario Danilo Crosta sarà comunque a disposizione, basta telefonare allo 0332 331085
Sotto trovate un articolo con il positivo bilancio dei primi mesi di apertura
http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=179645
Thursday, August 05, 2010
Comunicazioni ai soci e ai simpatizzanti
Rinnovo Consiglio Direttivo
Come previsto dallo statuto di Ciclocittà, l’Assemblea dei soci del marzo scorso ha provveduto al rinnovo del Consiglio Direttivo, che nella sua prima riunione del 24 giugno ha assegnato le cariche sociali per il prossimo biennio.
Attualmente la conduzione della nostra associazione risulta pertanto affidata a:
Luigi Aliverti, Miranda Bellini, Renzo Bertin, Piernando Binaghi, Antonio Brinchilin, Enrico Bronzi, Rossana Chiodi, Bruno Dalla Valle, Eliana Della Chiesa (segretario), Giuseppe Ferrari (presidente), Lucia Gandini, Renato Landini, Gianni Razza, Leonardo Savelli (vicepresidente/tesoriere), Mauro Segato.
Albero Minazzi è stato designato Revisore dei Conti.
A Rossana, che dopo 22 anni passa la mano di presidente, è doveroso il ringraziamento per la generosità e l’efficacia del suo impegno, su cui potremo comunque contare anche per il futuro.
Grazie anche a Gianni per essersi pazientemente sobbarcato negli ultimi anni non solo gli impegni di segretario, ma anche la supplenza nella tenuta dei conti del nostro piccolo, ma preziosissimo tesoretto.
Anche la sua esperienza non mancherà di sostenere l’attività del Consiglio e di chi ne ha rilevato le incombenze.
Progetto Vainbici
Con Bimbimbici di maggio 2010 si è conclusa la nostra collaborazione col Comune di Varese nel programma di comunicazione e promozione della bicicletta del progetto VAINBICI.
Siamo lusingati dal fatto che l’Amministrazione comunale abbia riconosciuto in noi un interlocutore competente e rappresentativo dei ciclisti urbani varesini.
Pensiamo di aver dato, per diversi aspetti e in diversi modi, un contributo utile all’Amministrazione e alla città. Al contempo la collaborazione ci ha fornito occasioni e risorse per avviare nuove, apprezzate iniziative pubbliche (corso di formazione per insegnanti, manifestazione “chi sceglie la bici merita un premio”, ciclofficina).
Il nostro rapporto con l’Amministrazione dovrà farsi sempre più stringente in proposte e rivendicazioni per una migliore mobilità ciclistica, quando nei prossimi mesi dovranno vedere la luce le prime elaborazioni del Piano della Mobilità Ciclistica oltre a quelle del Piano Urbano della Mobilità (P.U.M.) e del Piano di Governo del Territorio (P.G.T.).
Le politiche per la bicicletta a Varese
La partita per un adeguato riconoscimento della bicicletta come uno dei più appropriati e sostenibili sistemi di mobilità urbana è ancora tutta da giocare.
A fronte di alcuni provvedimenti, progetti e dichiarazioni, che vanno nella giusta direzione di contenere la preponderanza del traffico automobilistico, registriamo invece un’assoluta disattenzione per queste problematiche nelle scelte amministrative di maggior peso.
E’ significativa, a questo proposito, la recente approvazione di un piano urbanistico per un nuovo, rilevante insediamento in Viale Aguggiari (in sostituzione dei preesistenti fabbricati ENEL) che “dimentica” di realizzare il collegamento ciclopedonale tra v.le Aguggiari e il polo scolastico-sportivo di via Manin, pure previsto dal vigente Piano Regolatore.
Fiab-Ciclocittà ha stigmatizzato questa lacuna presentando al Comune di Varese una formale osservazione che dovrà essere trattata dal Consiglio Comunale. Riteniamo infatti inammissibile tale dimenticanza tenuto anche conto delle considerevoli risorse finanziarie per opere pubbliche attivate dal piano in questione.
Nell'attesa di rivederci a settembre per riprendere con entusiasmo le attività, auguriamo buone pedalate a tutti!
Beppe Ferrari
Monday, August 02, 2010
Parcheggio sotto il parco di Villa Augusta
Bike sharing in Università
Sunday, July 18, 2010
25 luglio 2010
Il Lago d’Orta
Bici + auto
• Ritrovo: ore 7.30 al piazzale F.S. di Varese, trasferimento a Gozzano con auto propria
• Difficoltà: mediamente impegnativa, con diversi saliscendi
• Lunghezza: km 45
• Colazione al sacco
• Rientro: a Varese previsto per le ore 19.30
• Quota di partecipazione: € 3,00 + costo auto
• Prenotazione entro giovedì 22/07 in sede Ciclocittà o presso gli organizzatori, indicando eventuale disponibilità di posti per persone e/o bici
· Organizzano: Lucia Gandini, e-mail: lucybike1@inwind.it e Beppe Ferrari, e-mail: ferrarj@tin.it
Il più romantico dei laghi italiani, che ha ispirato
Browning, Nietzsche, Balzac
Il Lago d'Orta o Cusio è un lago del Piemonte collocato tra le province di Novara e del Verbano Cusio Ossola. Ad est il monte Mottarone separa il lago d'Orta dal Lago Maggiore, mentre a ovest monti alti fino a 1300 metri separano lo specchio acqueo dalla Valsesia. È il più occidentale fra i laghi prealpini, originato dal fronte meridionale del ghiacciaio del Sempione. Contrariamente a quanto accade con molti laghi alpini, che hanno un emissario a sud, le acque del lago d'Orta escono dal lago a nord. Attraversano la città di Omegna dando vita al torrente Nigoglia che confluisce nello Strona che, a sua volta, sfocia nel Toce e quindi nel Lago Maggiore. Al centro del lago si trova l'isola di San Giulio, di dimensioni assai contenute, che ospita nella Basilica le spoglie del santo omonimo.
"Un delizioso piccolo lago ai piedi del Rosa, un'isola ben situata sull'acque calmissime, civettuola e semplice. Il mondo che il viaggiatore ha conosciuto si ritrova in piccolo modesto e puro: il suo animo ristorato l'invita a rimanere là, perché un poetico e melodioso fascino l'attornia, con tutte le sue armonie e risveglia inconsuete idee....è quello, il lago, ad un tempo un chiostro e la vita...." (Honoré de Balzac)
"…quando il destino ci appaiò ci assecondò nella scelta di un volontario esilio sul lago d'Orta: quell'autoconfino rigeneratore, quel delizioso paradiso perduto e ritrovato che accogliendo lui e me, Mario il vecchio e Mario il giovane, ci salvò in extremis da strazianti, estenuanti, storte vicende sentimentali e restituì l'uno e l'altro al suo vero se stesso. Fa bisogno di dire che recuperammo allora, e conservammo poi per sempre, il senso della realtà, della bellezza, della vita." (Mario Soldati)
Monday, July 12, 2010
Ritrovo: ore 8.00 stazione Trenitalia di Varese. Partenza con il treno delle 8.13 per Pioltello, arrivo alle 9.47
Difficoltà: facile
Lunghezza: circa 40 km
Rientro: treno delle ore 17.53 dalla stazione di Porta Vittoria per Varese, arrivo alle ore 19.17
Colazione al sacco
Prenotazione: entro il 15/07/2010
Organizzano: Antonio Brinchilin e-mail: antoniobrinchilin@libero.it ed Eliana Della Chiesa e-mail: elianadellachiesa@virgilio.it
Il parco offre anche splendide opere realizzate nei secoli dai monaci: le abbazie di Mirasole, di Chiaravalle e di Viboldone.
Si parte dalla stazione ferroviaria di Pioltello e si raggiunge la cascina Santa Brera, a Giuliano Milanese attraversando un'area verde del parco caratterizzata da piste ciclabili e punti di sosta e passando per Robbiano e Triginto. E' prevista una visita guidata agli orti coltivati circostanti la cascina, dove da tempo, si attua agricoltura biologica e un progetto di "permacultura"(utilizzo sostenibile della terra).
Si riprende percorrendo un sentiero di campagna, si attraversa il centro abitato e si raggiunge l'abbazia di Viboldone, fondata dagli Umiliati nel XII° sec. e passata poi agli Olivetani. L'edificio è stato oggetto d' interventi di restauro.
Si continua attraversando Sesto Ulteriano e Poasco per raggiungere la seconda abbazia, quella di Chiaravalle, gioiello dell'architettura cistercense, fondata nel 1135 da Bernardo di Clarveaux, a questi monaci si deve la prima radicale bonifica della Bassa Milanese. E' possibile visitare anche l'adiacente mulino restaurato ed in grado nuovamente di macinare.
Alla fine della visita si raggiunge Milano (stazione di Porta Vittoria ) per prendere il treno del ritorno.
Friday, June 18, 2010
Domenica 27 giugno 2010
"Il tempo silenzioso"
tour gnomonico in Valceresio
• Ritrovo: ore 9.00 alla stazione Trenitalia di Varese
ore 9,30 S.Ambrogio - piazza Milite Ignoto
• Difficoltà: facile
• Lunghezza: 55 km circa
• Colazione al sacco
• Rientro: a Varese previsto per le ore 18.00
• Quota di partecipazione: € 3,00
• Organizzano: Roberto Baggio, e-mail: roberto@fratellibaggio.it e Rossana Chiodi, e-mail: ciclorossa@yahoo.it
L'itinerario parte da S.Ambrogio in piazza Milite Ignoto. Nella vicina via Sacro Monte si possono ammirare le prime due meridiane; si scende verso Induno passando dai Mulini Grassi dove si incontrano altri cinque orologi solari antichi. La ricerca di meridiane continua salendo a Induco Olona: villa Pirelli, villa Castiglioni e scuola Ferrarin.
Si prosegue per Arcisate, attraverso strade secondarie fino alla Chiesa Parrocchiale di San Vittore dove ne troviamo una sul campanile da qui una stradina (con breve tratto sterrato) ci porta fin quasi a Bisuschio e a villa Cicogna, si prosegue poi per Besano.
Dopo una sosta per la colazione si visitano due quadranti e si riparte per Porto Ceresio e lungo il lago si raggiunge Lavena Ponte Tresa dove una meridiana ha come motto "il sole non ha confini". La successiva risalita, sulla ciclabile che ci porta in Valganna, ci permetterà di vedere i quadranti solari di Marchirolo, Ganna, Bedero e Brinzio, prima di chiudere il cerchio che ci riporta a S.Ambrogio Varese.
"legenda" per alcuni quadranti che visiteremo.
S.Ambrogio via Sacro Monte: doppio quadrante solare ad ore italiche datato 1749.
Mulini Grassi: ben cinque orologi solari, tre ancora in ottime condizioni, ben posizionati sui muri di questo antico complesso di mulini per poter carpire al sole tutte le ore dall’alba al tramonto.
Induno Olona: sulle pareti di Villa Pirelli e villa Castiglioni oltre a due orologi solari realizzati con gli studenti della scuola Ferrarin.
Arcisate: sul campanile della Parrocchiale
Bisuschio: facciata di villa Cicogna
Besano: sulle facciate di 2 case private
Lavena Ponte Tresa: due case private
Marchirolo: facciata della chiesa. Ore italiche
Ganna : all’interno della Badia
Bedero Valcuvia: casa privata
Brinzio: piazza del paese e casa privata
Insomma, una ventina di meridiane che val la pena scoprire e capire…in un percorso interessante anche dal punto di vista storico, culturale e paesaggistico.