Monday, January 11, 2010

ALTA MAREMMA E IL PARCO DELL'UCCELLINA

venerdì 29 ottobre - martedì 2 novembre


Partenza venerdì 29 ottobre in auto e furgone da Varese alle ore 7,00 con arrivo previsto a Follonica (Grosseto) alle 13,00.

Costo previsto comprensivo di viaggio pernottamenti e prime colazioni (escluse le cene ) 230,00 €


Prima tappa: venerdì 29 ottobre Follonica – Massa Marittima km 28


La pedalata parte da Follonica nel primo pomeriggio e ci porta verso l'interno in leggera salita, attraversando i boschi di leccio del parco di Montioni. Gli ultimi 3 km per raggiungere i 380 m s.l.m di Massa Marittima sono un po' più impegnativi. Sosta e pernottamento a Massa Marittima all’ostello Sant’Anna tel.: 0566 904605 (è necessario portare gli asciugamani)


Traccia storico culturale:

Follonica: Si ritiene che l'attività estrattiva presso isola d'Elba, sia cominciata già durante l'era del bronzo, associata ad una fiorente attività siderurgica. Nell' 800 Follonica diventa il più importante centro di lavorazione del ferro nello Stato Toscano. Il filo che lega Follonica al ferro è ben espresso dalla chiesa di San Leopoldo, eretta dei primi anni del XIX secolo e che presenta numerosi elementi decorativi in ghisa dal rosone agli arredi interni.

Massa Marittima è una città d’arte adagiata tra le Colline Metallifere, circondata dalla campagna maremmana ricca di bellezze storiche, ambientali ed architettoniche. Nel borgo medievale i vicoli antichi e ripidi salgono fino alla parte alta dove è facile trovare angoli suggestivi e caratteristici e punti panoramici che si affacciano a valle fino al mare.

La cittadina è rinomata per la sua bellissima piazza centrale, Piazza Garibaldi, su cui si affacciano: il Duomo in stile romanico gotico pisano, il Palazzo dei Priori e quello del Comune. anch'esso in stile romanico, ma con una costruzione più articolata, essendo formato dall'unione di tre strutture: il palazzo originario, la Torre e la palazzina dei conti di Bisenzio.

Da segnalare lo storico affresco dell'Albero della Fecondità, situato su una parete delle Fonti dell'Abbondanza che erano il principale punto di approvvigionamento pubblico di acqua del centro storico massetano (Piazza Mazzini); da ultimo nelle immediate vicinanze del centro storico (via Corridoni) il Museo della Miniera, unico in Italia con i suoi 700 metri di gallerie


seconda tappa: Sabato 30 ottobre Massa Marittima – Civitella Paganico km 55


Partenza in discesa poi 8 km di leggera salita quindi percorso in costa con saliscendi fino a Roccastrada e discesa verso Civitella Marittima. Sosta e pernottamento a Civitella Marittima alla Locanda nel Cassero con cena presso la Locanda - Tel. 0564 900680

Traccia storico culturale

Tatti: il borgo è racchiuso da antiche e ben conservate mura in pietra a tratti addossate alle abitazioni ove spicca una porta d'accesso e il complesso fortificato della Rocca aldobrandesca, che nel trecento venne ulteriormente fortificata dai Senesi e trasformata in cassero.

Roccatederighi è uno dei borghi medioevali più interessanti della Maremma posto a 538 m sul livello del mare. Tra le enormi pietre di riolite, chiamati "i massi", si staglia il suo profilo di torri e tetti, perfettamente integrato con la natura circostante. Si entra nell’antico borgo attraverso una porta ad arco tondo, che si apre tra massi e mura, che porta in un dedalo di vicoli, arcate e scalinate. In "piazzetta Senesi", la torre dell’orologio e i resti del cassero e in direzione opposta la chiesa di San Martino che si trova su uno sperone roccioso situato dove aveva sede il primitivo castello. Uno sguardo anche al "Tufolino" con la sua scalinata e alle case scavate nella roccia.

Roccastrada arroccata su una massiccia piattaforma di roccia trachitica, ad un'altitudine di 475 metri s.l.m.. sorge su un crinale situato a destra del fiume Ombrone; la sua posizione consente di godere di vasti panorami sia sul versante senese che su quello grossetano. Roccastrada ha origini millenarie: già dal V secolo a.C. il territorio era un centro minerario ambito dalle vicine città etrusche di Vetulonia e Roselle. Alla parte più antica si accede attraverso la porta di Borgo. Più avanti si raggiunge la piazza dell'Orologio con l'omonima Torre. Al suo fianco una scalinata ci porta verso il "Cassero". Delle antiche difese oggi resta solo un tratto delle mura ovest inglobato nelle case. Le abitazioni convergono verso le "carceri", vecchio centro del castello. A occidente non vi sono mai state opere di difesa perche veniva sfruttato lo strapiombo roccioso.

Il comune di Civitella Paganico si estende su un territorio di grande bellezza che unisce tratti del paesaggio senese e della Maremma grossetana. Nel territorio comunale si alternano colline punteggiate di antichi borghi, fattorie e castelli immersi nei boschi secolari e pianure solcate da torrenti e dal fiume Ombrone. Le sue frazioni: Civitella Marittima è arroccata su una collina che domina la Maremma Toscana e i Colli Senesi. Il paese, di circa 350 abitanti, ha origini antichissime (etrusco romane), ma il suo maggior sviluppo risale all'epoca medievale.


terza tappa: domenica 31 ottobre Civitella Paganico – Fonteblanda km 75


Ancora una partenza in discesa fino alla stazione di Paganico, si risale verso Sasso d'Ombrone e Poggi del Sasso 4 km di salita con una pendenza media del 6%. Quindi percorso ondulato ma prevalentemente in discesa attraverso campi e i vigneti del Morellino di Scansano. Sosta e pernottamento presso l'Agriturismo La Marta - Località La Marta, Strada Vicinale della Migliorina Fonteblanda (GR) - Tel.: 0564 885426.


Traccia storico culturale

Paganico è un antico centro medievale voluto dai senesi a guardia della Valle dell'Ombrone, come avamposto delle colline che giungono a Siena. Conserva la cinta muraria medievale in stile senese e splendidi affreschi di Biagio di Goro Ghezzi nell'abside della Chiesa di San Michele Arcangelo.

La "terra murata" di Paganico fu voluta dai senesi a guardia della Valle dell'Ombrone, come avamposto delle colline che giungono a Siena per servire alle mire che la repubblica aveva sulla Maremma e lo sbocco al mare.

Sasso d'Ombrone, Poggi del Sasso e Monte Cucco sono frazioni del comune di Cinigiano.

Sasso d'Ombrone sorge su uno spuntone roccioso che domina il corso dell'Ombrone La località era nota in epoca medievale con la denominazione di Sasso di Maremma del castello rimangono poche tracce.

Poggi del Sasso è una località rurale: da segnalare la Cappella di Poggi del Sasso, nota anche come Il Chiesino che sorge su un poggio che sovrasta la strada comunale ai Poggi. L'edificio religioso fu costruito attorno alla metà del Settecento come cappella rurale è un piccolo edificio religioso ad aula unica caratterizzato da strutture murarie esterne rivestite in pietra.


quarta tappa: lunedì 1 novembre Fonteblanda – Castiglione della Pescaia km 75

Tappa quasi prevalentemente pianeggiante, dopo pochi chilometri rivediamo il mare a Fonteblnda giungiamo a Talamone e costeggiamo il parco Parco Naturale della Maremma (Uccellina) fino a Marina di Alberese infine torniamo nell'interno verso Grosseto.

Sosta e pernottamento presso l'Agriturismo Lucerna del Lago Prile - Località Prile Castiglione della Pescaia - Tel.: 0564 944 095


Traccia storico culturale

Fonteblanda, al confine sud del Parco Naturale della Maremma (Uccellina) è un angolo di Paradiso della Maremma.

Talamone antica e fiorente città già in epoca etrusca, fu poi rasa al suolo da Silla è citata da Dante nella Divina Commedia - Purgatorio Canto XIII:

Tu li vedrai tra quella gente vana

che spera in Talamone, e perderagli

più di speranza ch'a trovar la Diana;

ma più vi perderanno li ammiragli.

Ma il nome della città è sicuramente legato all'impresa di Giuseppe Garibaldi e dei suoi mille che nel 1860, vi fecero scalo per rifornirsi di acqua ed armi.

Nei pressi di Talamone si trova l'entrata più meridionale del Parco Naturale della Maremma, dal quale partono alcuni sentieri naturalistici.

Il Parco ha un'estensione di 9800 ettari e si estende, lungo costa,

Nel suo territorio ricadono gli ultimi terreni paludosi nei pressi della foce dell'Ombrone, che, ricchi di vita e ancora selvaggi, ospitano importanti colonie di uccelli palustri. Più a sud la zona è composta dai monti dell'Uccellina ricoperti da una fitta macchia mediterranea

Il Parco dell'Uccellina, pur essendo un territorio caratterizzato da una folta vegetazione, è ricco di testimonianze storico-artistiche, risalenti a varie epoche e frutto di realtà ed esigenze diverse. Il territorio del Parco è oggi suddiviso fra i Comuni di Grosseto, di Magliano in Toscna e di Orbetello.

Rispescia: la frazione si è sviluppata nel corso del Novecento, a seguito della completa bonifica della pianura maremmana e della contemporanea riforma agraria; alla periferia orientale dell'abitato sorge il Centro di Educazione ambientale di Legambiente, dove si tiene la rassegna di Festambiente ogni mese di agosto.

Panorama di GrossetoGrosseto: la città è uno dei pochi capoluoghi di provincia il cui centro storico è rimasto completamente circondato da una cerchia muraria, nell'insieme integra, che ha mantenuto pressoché immutato il proprio aspetto nel corso dei secoli e nonostante la superficie piuttosto contenuta del centro storico cittadino, vi sono conservati pregevoli monumenti come la cattedrale di San Lorenzo: la chiesa subì estesi rimaneggiamenti e ristrutturazioni fino ad assumere un aspetto gotico unitario - il Palazzo Aldobrandeschi edificato in epoca medievale, venne quasi interamente ricostruito agli inizi del secolo scorso in stile neogotico

In passato, gran parte dell'area pianeggiante era occupata dal Lago Prile che si estendeva quasi fino alla parte occidentale della città. L'antico bacino lacustre costiero dalle caratteristiche palustri è quasi del tutto scomparso a seguito delle opere di canalizzazione rientranti nelle bonifiche settecentesche apportate dai Lorena, completate definitivamente tra gli anni venti e trenta del secolo scorso dal governo fascista.


quinta tappa: martedì 2 novembre Castiglione della Pescaia – Follonica km 45


Tappa quasi interamente lungo la costa dapprima pedaliamo nella riserva naturale della Diaccia Botrona, poi attraversiamo Castiglione della Pescaia e proseguiamo lungo il mare. Unica salita della giornata per arrivare a Punta Ala, ma sono solo 150 m di dislivello. Si ritorna a Follonica per riprendere le auto e il furgone e iniziare il viaggio di ritorno.

File:R.N.Diaccia Botrona 34 ita.jpg

Traccia storico culturale


Riserva naturale Diaccia Botrona si estende su oltre mille ettari di territorio ed è considerata la più significativa area umida italiana. Istituita nel ’96, è ciò che rimane dell’antico Lago Prile, che arrivò ad occupare 50 chilometri quadrati e fu prosciugato nel XIX secolo. Il padule occupa, allo stato attuale, circa 700 ettari, a ridosso della pineta di Castiglione della Pescaia e si allunga sulla pianura che collega la stazione balneare con Grosseto. Possiede un raro e significativo ecosistema, che ospita un’incredibile varietà di microrganismi viventi, sia vegetali che animali. E’ una vera e propria "banca genetica" che dà un grande contributo al mantenimento della biodiversità della zona.

Castiglione della Pescaia. La rinomata località balneare è dominata dal centro storico situato sul promontorio che culmina con il castello di origini medievali sul punto più alto. Nel centro storico sono conservati diversi edifici di chiare origini medievali con le caratteristiche strutture murarie in pietra.

La pineta di Roccamare è un'ampia pineta che si estende per più di 8 chilometri nel territorio di Castiglione della Pescaia, lungo il litorale tra la frazione di Riva del Sole a sud e quella di Rocchette a nord, pineta caratterizzata per la presenza di pini marittimi e pini domestici. Si ritrovano anche specie endemiche di macchia mediterranea..

Il promontorio di Punta Ala è caratterizzato da coste alte e rocciose, a tratti frastagliati ed accessibili soltanto via mare.





Domenica 17 Ottobre 2010


Milano Art Nouveau



Con gli amici di Ciclobby ci troviamo alle 10:00

in Piazzetta Reale a Milano.

Con la guida di Gianfranco Rocculi e Marialuisa Bonivento, ci inoltriamo nella metropoli alla scoperta della città in bicicletta, approfittando del traffico ridotto della domenica mattina.

Il giro culturale termina alle ore 12:00 circa.

Dopo uno spuntino si torna in treno.




Per farla … più dificile

Chi dopo il giro culturale sentirà ancora voglia di pedalare, potrà tornare a Varese in bici, le soluzioni sono molteplici. Per evitare il traffico si può pedalare lungo i navigli oppure raggiungere Castellanza in treno e poi percorrere la nuova pista ciclabile della Valmorea fino a Castiglione Olona.



PROGRAMMA


Ritrovo: ore 8.20 alla stazione Trenitalia di Varese per prendere il treno delle ore 8:37

Difficoltà: facile, percorso urbano, con molte soste

Quota di partecipazione € 3,00 più biglietto ferroviario

Referente: Rossana Chiodi, tel. 0332 228633, cell. 340 7643908, e-mail: ciclorossa@yahoo.it


Prenotazione: è necessaria la prenotazione per l’acquisto del biglietto del treno, chi volesse decidere all’ultimo momento può effettuare l’acquisto la domenica stessa.


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