Friday, October 12, 2012

L'Italia vuole cambiare strada


Abbassare il limite di velocità a 30 chilometri orari sulle strade urbane (ad eccezione di quelle di grande scorrimento) e invertite le priorità degli investimenti pubblici in materia di mobilità: non più grandi opere ma interventi puntuali a favore di pedoni e ciclisti nelle città. 
Sono queste alcune delle proposte emerse a Reggio Emilia a conclusione dagli Stati generali della Bicicletta e della Mobilità nuova e raccolte nel Libro Rosso, scaricabile qui.

L’evento nazionale (a cui hanno partecipato anche i nostri Beppe Ferrari e Mauro Segato) è stato promosso da Anci, Legambiente, Fiab e #salvaiciclisti con la collaborazione del Comune di Reggio Emilia e l’adesione della Presidenza della Repubblica, per parlare di mobilità nuova, ciclabilità e qualità urbana, ma soprattutto per dar vita a cambiamenti concreti basati su impegni vincolanti per le Amministrazioni.


Nella due giorni di lavori amministratori, tecnici e associazioni di ciclisti si sono confrontati sulle diverse soluzioni praticabili per “far cambiare strada all’Italia” e diffondere nel nostro Paese una cultura della ciclabilità paragonabile a quella del nord Europa. Cinque a riguardo, le aree di riflessione: normativa (modifiche al Codice della strada e altre normative correlate), organizzazione della mobilità urbana(moderazione del traffico, Zone 30, Ztl, Ztm), governance (politiche nazionali, investimenti, incentivi/disincentivi), cultura ed educazione alla mobilità sostenibile (formazione, informazione e comunicazione con l’obiettivo di far crescere l’opinione pubblica sul tema) e reti ciclabili (circuiti nazionali e locali).

Il quaderno della FIAB sulla moderazione del traffico si può scaricare dal sito www.fiab-areatecnica.it e si può richiedere secondo le modalità indicate nel sito stesso.
Ora gli strumenti per andare "sulla strada giusta" ci sono tutti. Restiamo in attesa che la politica si accorga che la mobilità leggera e sostenibile non è più un accessorio, ma una necessità...

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