ciclabilità varesina



Con quasi 1.000 passaggi, le biciclette confermano la loro presenza a Varese.
La rilevazione del traffico ciclistico 2015
(report dettagliato e tabelle in report2015  e rilevazione2015 )


Il numero di chi utilizza la bicicletta a Varese si è stabilizzato, con lievi incrementi, dal 2012 ad oggi.
Sono questi i principali dati che emergono daIla “Rilevazione del traffico ciclistico nella città di Varese”,
il conteggio è stato effettuato dai volontari dell’associazione la mattina dello scorso 24 settembre, in occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, per il quarto anno consecutivo, all’interno di una convenzione tra Regione Lombardia e Federazione Italiana Amici della Bicicletta.
La rilevazione è avvenuta in  sei postazioni, corrispondenti alle principali direttrici di accesso al centro e coincidenti con quelle che Ciclocittà aveva scelto per un analogo “censimento” nel settembre 2004: via Magenta, viale Belforte, viale Dei Mille, viale Aguggiari, via Morandi, via Sanvito.
 
I volontari dell’associazione hanno contato dalle 7.30 alle 13.30 il passaggio di 991 ciclisti com­plessivamente in entrata e in uscita;il 3% in più del 2014 (2012=950, 2013=970, 2014=964).
 
 La strada più percorsa è stata via Magenta con 259 passaggi, la meno percorsa via Morandi con 131.
Tra i ciclisti urbani e quelli sportivi hanno prevalso i primi (68%).
A salire in sella, infine, sono stati di più i maschi, l' 82%.
L'indicatore, che confronta i mezzi di trasporto utilizzati (modal split), è riferito alla sola via Magenta dovesono stati contati  anche i veicoli motorizzati.
Il conteggio ha totalizzato, in entrata ed uscita: 9.550 mezzi a quattro ruote (93%), 462 moto ( 4,5%) e 259 bici (2,5%), manifestando rispetto agli anni precedenti una sostanziale stabilità della ripartizione modale.
 
Conclusioni:
Quasi mille passaggi di biciclette in sei ore di una mattina autunnale, in sole sei strade, indi­cano che i ciclisti sono meritevoli di attenzione e servizi, la mobilità ciclistica è una vera e propria componente del traffico e come tale va considerata.
  Proposte:
Nel concreto i passi necessari per aumentare l'utilizzo della bicicletta sono una miscela di provvedimenti di “moderazione del traffico”.
Utili sarebbero: la protezione generalizzata di marciapiedi e percorsi ciclo-pedonali con dissuasori di sosta (ad esempio in v.le Belforte), l' allargamento delle zone perdonali o ZTL (per esempio la via Bernascone-Carrobbio- Motta), l'abolizione della sosta su strada in seguito alla costruzione di nuovi parcheggi (ad esempio via Staurenghi) con la restituzione degli spazi liberati a pedoni e biciclette, infine l'istituzione della zona 30 Km/h in tutto il territorio urbano e le vie di accesso (Belforte, Borri ecc), infine l'attivazione di servizi che agevolino chi sceglie la bici per spostarsi in città (ad es. parcheggio bici custodito alle stazioni).

 
Un sondaggio  conferma l'esigenza di un posto sicuro contro il furto per lasciare la bicicletta e prendere il treno.
(Il report completo:sondaggio bici-park)

 Il 18 settembre, nel corso della settimana europea della mobilità i volontari di FIAB Ciclocittà hanno svolto un sondaggio alle due stazioni principali di Varese, FNM di p.le Trento e FS di p.le Trieste, per verificare l'interesse tra i viaggiatori a disporre di un parcheggio bici sicuro contro i furti.

La combinazione della bicicletta con il trasporto pubblico può essere infatti la soluzione vincente per coprire il primo e/o l’ultimo tratto degli spostamenti pendolari quotidiani.

Dalle ore 6,30 alle 9,30 circa, è sato offerto ai viaggiatori delle due stazioni un breve questionario, raccogliendo 156 risposte. 

I dati fondamentali
  • la larga maggioranza delle risposte (140) viene da pendolari, dei quali la maggioranza viaggiatori FNM, circa il 68%;
  • oltre la metà dei partecipanti al sondaggio  (82) utilizzerebbe “spesso” o “regolarmente” un parcheggio bici sicuro:
  • oltre i 2/3 dei partecipanti al sondaggio, sarebbe disponibile a sostenere un costo per l’utilizzo del parcheggio.
stazione FNM Varese
Sono dati tanto più significativi se confontati con l'attuale situazione dell'offerta e dell'uso delle pessime rastrelliere oggi presenti alle stazioni (v.report rilevamento bici report rilevazione bici)

Stazione Novate Milanese
 Conclusioni
Se consideriamo che per le modalità di svolgimento il sondaggio ha raggiunto solo un campione fortuito di passeggeri e che un parcheggio custodito potrebbe essere apprezzato anche da molti viaggiatori occasionali è vivamente auspicabile l'Amministrazione Comunale, magari di concerto con i rispettivi enti ferroviari metta in cantiere la realizzazione di questo servizio. Si può partire dal semplice allestimento di uno spazio chiuso accessibile con badge e sorvegliato da telecamere e allarmi, per puntare poi a una vera e propria velo-stazione


Un'occasione che Varese non può perdere:
finanziamenti regionali per la mobilità ciclistica

La Regione Lombardia mette a disposizione dell'Area Metropolitana di Milano, dei capoluoghi di provincia e dei comuni superiori ai 30.000 ab., la somma di 20 milioni di euro  del Fondo Europeo POR-FESR 2014-2020 (qui) con l’obiettivo di:
-        diffondere, in ambito urbano e metropolitano, l’utilizzo della bicicletta per gli spostamenti quotidiani e per il tempo libero,
-        sostenere la realizzazione di interventi di completamento della rete ciclabile di livello regionale nonché di tratti ciclabili delle reti locali, collegati ai nodi della mobilità collettiva (stazioni  ferroviarie).
Un'occasione imperdibile anche per dare impulso alla mobilità ciclistica varesina e contemporaneamente fare del capoluogo un nodo di promozione e attrazione del cicloturismo nell’ambito del nord varesotto e verso la Svizzera.
Il comune di Varese è lambito infatti da due percorsi della rete regionale (P.R.M.C.):
  • il PCIR n. 2 - Pedemontana Alpina - che coinvolge la ciclabile del lago di Varese interconnessa anche con il PCIR n. 1 - Ticino;
  • il PCIR n. 16 - Valle Olona (ovvero  ciclovia internazionale della Valmorea).
FIAB Ciclocittà ha segnalato all'Amministrazione  Comunale le seguenti opportunità che dovrebbero essere prese in considerazione:
A) la realizzazione di un collegamento tra la città/stazioni e la ciclabile del lago,
B) per il percorso della valle Olona la realizzazione di un brevissimo ma strategico tratto tratto di pista sull'ex-ferrovia della Valmorea tra Mulini di Gurone e il comune di Lozza, che ha in programma di dare continuità alla ciclabile che oggi si ferma a Castiglione Olona, superando il nodo della  Pedemontana in zona Ponte di Vedano con opere di compensazione previste dal progetto autostradale;
C) sempre in connessione con  il PCIR n 16, infine potrebbe essere colta l’occasione per dare concretezza e prospettiva al percorso ciclabile in valle Olona – via Peschiera (progetto MOSLO), indicato dallo stesso piano comunale tra le piste ciclabili di ambito sovracomunale  (PMC). 
Entro la fine dell'anno il comune dovrà manifestare il proprio interesse ad accedere al finanziamento europeo/regionale impegnandosi con proprie risorse per almeno il 30% del costo complessivo del progetto.
In un primo incontro tra la nostra Associazione e l'assessorato alla mobilità, l'Ass. Fabio Binelli ha manifestato l'impegno dell'Amministrazione ad affrontare il tema; da parte nostra abbiamo confermato l'interesse e la disponibilità a collaborare per l'individuazione degli interventi più utili allo sviluppo della ciclabilità varesina.
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Auto e caos a scuola
"E' inutile che ad ogni riapertura di anno scolastico si punti il dito contro l'aumento del traffico, quando l'ente pubblico non pensa ad azioni sistematiche in materia.
Sarebbe davvero ora che gli assessorati alla Tutela ambientale, alla Mobilità e ai Servizi educativi si parlassero e facessero un'azione comune sulle famiglie per convincerle a lasciare a casa l'auto e ad usare di più mezzi pubblici e biciclette." Il commento di Ciclocittà all'annuale attenzione dedicata da politica, stampa, dirigenza scolastica e opinione pubblica al problema del congestionamento davanti alle aree scolastiche. Qui il post completo
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Proposte per la Mobilità Nuova

Estensione delle aree pedonali anche nei rioni, individuazione di zone a 30 km/h, realizzazione di interventi a favore della ciclabilità e a sostegno del trasporto pubblico sono le richieste che Ciclocittà, Legambiente e Uisp tornano ad avanzare in questo intervento pubblico di fine luglio 2013.
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Rilevamento del traffico ciclistico

Nel settembre 2012 abbiamo svolto un rilevamento del traffico ciclistico nella città di Varese. Un'operazione che ha permesso di confrontare il risultato con analogo rileamento svolto nel 2004 e con la situazione degli altri capoluoghi di provincia lombardi.  
In sintesi, anche Varese si inscerisce nel trend di incremento della circolazione di biciclette in città, ma con cifre ancora troppo poco rilevanti e ben distanti dagli altri capoluoighi regionali. 
Qui potete scaricare i risultati e leggere le nostre valutazioni

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Sì alle zone pedonali


Attuare la zona pedonale Donizetti - Giovine Italia - Rossini, pedonalizzare l’area compresa tra via Bernascone, via Carrobbio e piazza della Motta, espellere le auto che stazionano nelle attuali parti del centro città riservate ai pedoni.
Con queste parole d’ordine ci siamo fatti portavoce venerdì 7 dicembre dei cittadini favorevoli ad un allargamento dell’attuale zona pedonale: su varesenews foto e video del blitz
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I ciclisti urbani incontrano l'Amministrazione

In occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, sabato 22 settembre 2012 i ciclisti urbani varesini hanno incontrato il Sindaco Fontana e l'assessore ad ambiente e mobilità Clerici per confrontare idee e proposte sulla promozione della mobilità ciclistica in città.
Qui un breve resoconto dello scambio di opinioni intercorso.
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Piani della mobilità



Dopo una lunga attesa, finalmente nella primavera del 2012 sono stati pubblicati sul sito del Comune di Varese le bozze dei Piani della Mobilità che dovranno disegnare il sistema della mobilità cittadina nel breve e medio-lungo periodo, nell'ambito del nuovo Piano di Governo del Territorio che il Comune deve adottare.


Per avere un quadro aggiornato:
qui trovate le bozze dei Piani ;
qui le nostre osservazioni di maggio ;
qui l'incontro per discutere con i soci avvenuto a giugno

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Bici in controsenso: si può!
Sì al doppio senso limitato alle biciclette nelle strade a senso unico: il Ministero dei Trasporti, accogliendo una sollecitazione di Fiab, ha dato ad aprile 2012 parere positivo.
Non potevamo non cogliere l'occasione per rilanciare la nostra proposta per la città di Varese.

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Per la sicurezza dei pedoni

A fine dicembre 2011 un ennesimo tragico incidente, in Largo IV Novembre a Varese, è costato. la vita a due pedoni. 

Fiab-Ciclocittà è intervenuta per fare proposte e chiedere interventi concreti a tutela degli utenti deboli della strada, con questa lettera che ha avuto una vasta eco sui media locali. 
Con la speranza che ciò possa portare a qualche cambiamento effettivo...
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Il bike sharing si rinnova

Il 24 dicembre 2011 è stato inaugurato il nuovo bike sharing della città di Varese, dopo la sperimentazione dei primi anni. Qui per avere tutte le informazioni sul servizio.  



La nostra associazione ha pubblicamente sostenuto la scelta, ribadendo però che ci sono molte altre decisioni politiche da fare per promuovere la mobilità ciclistica in città: qui potete leggere il nostro comunicato.
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Varese, le scuole, il traffico 

Ottobre 2011: abbiamo inviato una lettera aperta all'assessore alle politiche educative del Comune di Varese Enrico Angelini.

Per evidenziare il traffico provocato dall'accompagnamento in auto dei bambini a scuola. 
E per sollecitare percorsi di educazione alla mobilità sostenibilie

Potete leggere qui la lettera.
E qui invece la risposta dell'assessore, pochi giorni dopo.
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In bicicletta agli uffici finanziari di via Frattini 


Una petizione per chiedere l’accessibilità ciclistica agli uffici finanziari di via Frattini a Varese, promossa da Fiab-Ciclocittà, è stata sottoscritta da oltre quaranta lavoratori e utenti degli uffici. Il testo con le firme è stato consegnato giovedì 22 settembre 2011, ultimo giorno della Settimana europea della mobilità sostenibile, al Sindaco Fontana, al vicesindaco Baroni e all’assessore Clerici.
“Gli uffici finanziari di via Frattini – recita la petizione - sono difficilmente raggiungibili in bicicletta, sebbene trattasi di un importante servizio pubblico frequentato da molti utenti e vicino al centro urbano.” I firmatari, che abitualmente o occasionalmente scelgono la bicicletta come mezzo di trasporto più conveniente ed ecologico per recarsi in tali uffici, “non hanno alternativa se non percorrere il viale Europa (improponibile per evidenti ragioni di allungamento del percorso e di traffico automobilistico) oppure scendere da via Metastasio in contromano o sul marciapiede creando disagio anche ai pedoni.” Per questo chiedono “che debba essere favorita la mobilità quotidiana in città con mezzi leggeri, non inquinanti ed efficienti come la bicicletta e quindi le debbano essere offerte le condizioni di spostarsi agevolmente con percorsi quanto più possibile diretti, sicuri e confortevoli.”
Quindi, nel caso specifico, la richiesta è “che venga adeguato l'assetto della circolazione in modo da rendere agevole e sicura l'accessibilità ciclistica dal centro città agli uffici finanziari”.

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A Varese le biciclette possono finalmente percorrere le corsie riservate ai bus
L'ordinanza, emessa nel dicembre scorso, è entrata in vigore in questi giorni con l'adeguamento della segnaletica verticale.  
Soddisfazione è stata espressa da Fiab-Ciclocittà, che aveva insistentemente richiesto all'Amministrazione di adottare tale provvedimento. L'associazione di ciclisti urbani di Varese aveva anche consegnato al Sindaco a settembre 2010 un documento apposito che si può consultare presso la sede dell'associazione.  
Nel testo dell'ordinanza vengono specificate alcune prescrizioni: per i pedalatori vige l'obbligo di rispettare i segnali dei semafori per i bus e di seguire il senso di marcia della corsia preferenziale. I mezzi pubblici invece non possono sorpassare le biciclette sulle corsie a loro riservate.
"In occasione dell’entrata in vigore del provvedimento – continua Ferrari - ringraziamo gli autisti dei bus per la pazienza che hanno dimostrato e che vorranno dimostrare nei confronti delle biciclette e nel contempo facciamo appello ai ciclisti di tener un comportamento corretto e rispettoso al fine di non intralciare la circolazione dei pullman, ad esempio adeguando la loro velocità o accostando a bordo strada. Al di là delle norme, la buona cortesia urbana ci pare la bussola per non creare situazioni di pericolo e, anzi, per dimostrare che un’alleanza tra biciclette e trasporto pubblico locale è possibile.”
Secondo Fiab-Ciclocittà, il provvedimento arrecherà un disagio molto limitato per il trasporto pubblico.
“Ogni bici in più può essere un'auto in meno sulle strade – auspica Mauro Segato, membro del direttivo - e se questo provvedimento aiuterà la diffusione delle biciclette, l'alleggerimento del traffico favorirà anche il trasporto pubblico”. 










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Piattaforma per le elezioni comunali 2006 di Varese  

PREMESSA

Chi siamo
Ciclocittà è associazione apartitica aderente alla Federazione Italiana Amici della Bicicletta e intende rappresentare le esigenze dei “ciclisti urbani”, ovvero dei “cicloecologisti”: di coloro che per necessità, per praticità, per cultura ambientale utilizzano (o vorrebbero utilizzare) la bicicletta come mezzo di trasporto abituale.
Ciclocittà è interessata altresì alla tutela e al miglioramento della mobilità pedonale.

Perché la bicicletta nell’agenda politica

Tutti coloro che si occupano del governo della città riconoscono che il problema di una mobilità efficiente e sostenibile costituisce una delle priorità per Varese; crediamo si debba riconoscere che la bicicletta può costituire un fattore importante per la soluzione di tale problema.
Lo sviluppo del trasporto ciclistico può contribuire al miglioramento vita urbana sia direttamente che indirettamente:
-       direttamente, perchè sposta una quota del traffico dal veicolo motorizzato ad un veicolo più salutare e non inquinante e facilita la mobilità dei cittadini che non possono o non vogliono affidarsi alla motorizzazione individuale;
-       indirettamente, perché induce una generale moderazione del traffico (in termini di velocità, ingombri, stili di guida, emissioni) e consente il ridisegno dello spazio pubblico di circolazione restituendolo ad una pluralità di funzioni.
Una precisazione
Per semplificazione giornalistica, ma forse anche per incompetenza, di mobilità ciclistica si parla quasi sempre entro un'unica ed esclusiva chiave di lettura: le piste ciclabili.
Le piste ciclabili sono solo una delle soluzioni, e neppure generalizzabile in una realtà urbana come quella di Varese caratterizzata da strade per lo più anguste.
Per favorire in modo efficace la mobilità ciclistica, gli interventi necessari sono molto più ampi e complessi; occorre pensare alla moderazione del traffico, all'intermodalità col mezzo pubblico, ai parcheggi di corrispondenza, alle strutture di servizio (come i noleggi, i depositi, la collocazione di rastrelliere in misura adeguata al fabbisogno, etc.).
Vogliamo ricordare che il tema della bici è figlio di una visione complessiva della mobilità. Perché l'utilizzo diffuso della bici in città non giova solo ai ciclisti, ma avvantaggia, migliorando la circolazione, anche chi della bici non si serve.
La situazione varesina
Il dialogo di Ciclocittà con l’ Amministrazione cittadina è stato su questi temi costante e cordiale, ma ancora decisamente povero di risultati concreti.
-                Il sostegno del Comune ad alcune iniziative di promozione della bicicletta, in particolare nelle scuole medie, è sicuramente apprezzabile e si sta sviluppando in modo sempre più incisivo. Tuttavia necessita un impegno più convinto e sistematico dell’Amministrazione Comunale per sviluppare tra le nuove generazioni “stili di vita”  più sostenibili nella scelta dei mezzi di trasporto.
-                Sul piano delle infrastrutture e dei servizi all’utenza ciclistica siamo pressochè al punto di partenza. La realizzazione delle piste ciclopedonali di v.le Aguggiari e di v.le Belforte, infatti, si è rivelata come un’exploit  occasionale (elettoralistica?!) priva di un disegno organico di riassetto della mobilità cittadina, offrendo il fianco ai detrattori di ogni iniziativa volta a ridimensionare l’invadenza delle automoblili nella scena urbana.
-                Alcuni episodici interventi di calmieramento del traffico e di protezione dei pedoni sono stati sicuramente meritevoli, ma ben lungi dal risolvere le tante situazioni problematiche e dal rispondere all’ esigenza di una città più vivibile che riteniamo sia largamente sentita dai varesini.
-                La pochezza dei progressi compiuti in città per la mobilità ciclistica, e in generale per mettere in sicurezza la cosiddetta utenza debole, è conseguenza del resto delle  titubanze/reticenze del Comune ad attivare alcuni strumenti utili a tale scopo quali il Piano Urbano del Traffico, il Mobility Manager, l’ “Ufficio Biciclette”.

ALCUNE RICHIESTE SPECIFICHE E CONCRETE

A ciclisti e  pedoni non basta più l’appoggio morale:  chiedono spazio e sicurezza
Ciclocittà chiede a tutti gli schieramenti politici in competizione per il governo della città di prendere posizione su questo tema e di impegnarsi a moltiplicare dall’inizio l’investimento di risorse tecniche, culturali e finanziarie per soddisfare le richieste che seguono.
 
(STRUMENTI)
1.     Istituire un Ufficio/Servizio Comunale alla mobilità ciclistica, coinvolgendo le più qualificate professionalità interne ed esterne all’Amministrazione Comunale, le associazioni e i comitati rappresentativi dell’utenza, per sviluppare, sia nell’organizzazione e nei processi interni dell’attività amministrativa, sia verso la cittadinanza e soggetti esterni, ogni iniziativa utile a tutelare e promuovere la mobilità dell’utenza debole.
2.     Effettuare una rilevazione qualitativa e quantitativa degli spostamenti pedonali e ciclistici e predisporre un piano della ciclabilità e della pedonalità comunale che consideri sia gli spostamenti quotidiani per lavoro, studio, ecc. sia itinerari urbani culturali/ricreativi/turistici.
3.     Attuare il Decreto Ronchi del 27 marzo 1998 che istituisce i mobility managers aziendali il cui coordinamento e indirizzo compete ai Comuni.

(EDUCAZIONE e PROMOZIONE)
4.     Formulare e attuare un programma di promozione culturale per la mobilità sostenibile e di moderazione del traffico che contempli:
a.      iniziative diffuse nelle scuole elementari e medie del tipo “percorso sicuro casa-scuola: pedibus e bicibus” ;
b.     incentivo alla realizzazione nelle scuole di ogni grado di corsi di educazione stradale come “educazione alla mobilità sicura e sostenibile”
c.      campagne generali di riduzione  della velocità, di controllo dei rumori e dell’inquinamento, di dissuasione della sosta abusiva, di promozione dell'uso della bici e della pedonalità

(PROVVEDIMENTI  ed  OPERE)
5.     realizzare la connessione ciclabile tra le corsie ciclopedonali realizzate in v.le Belforte e in v.le Aguggiari con il centro città e con le stazioni;
6.     realizzare la connessione ciclabile tra le stazioni e il polo scolastico e sportivo dii Via Manin;
7.     realizzare la connessione ciclabile tra le stazioni e il polo universitario di via O. Rossi;
8.      individuare puntualmente ed attuare tutti i provvedimenti utili ad incentivare e favorire il traffico ciclistico in modo diffuso. Provvedimenti solo genericamente contemplati dalla proposta di P.U.T. (eternamente in corso di approvazione!), quali:
a.      prevedere il doppio senso per le bici nei sensi unici, laddove necessario ad abbreviare il percorso ciclistico o ad evitare alle biciclette le strade di maggior traffico (da accompagnare sempre provvedimenti di limitazione della velocità e riduzione del volume di traffico);
b.     disegnare corsie ciclabili di incanalamento all’approssimarsi degli incroci e  linee d'arresto avanzate ovunque il calibro stradale lo consenta;
9.     Condividere, sostenere, promuovere il progetto A.V.T. di noleggio bici elettriche e tradizionali con sistemi di controllo tecnologicamente avanzati; favorire la costituzione presso aziende ed enti varesini di un parco-biciclette dedicato alle esigenze specifiche di mobilità urbana del proprio personale e/o della propria clientela.
10.   Assicurare adeguati spazi, attrezzature e servizi, anche di concerto con le aziende di trasporto pubblico, per favorire l’intermodalità trasporto pubblico/bicicletta negli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro.