Friday, June 18, 2010

Domenica 27 giugno 2010

"Il tempo silenzioso"

tour gnomonico in Valceresio


Ritrovo: ore 9.00 alla stazione Trenitalia di Varese

ore 9,30 S.Ambrogio - piazza Milite Ignoto

Difficoltà: facile

Lunghezza: 55 km circa

Colazione al sacco

Rientro: a Varese previsto per le ore 18.00

Quota di partecipazione: € 3,00

Organizzano: Roberto Baggio, e-mail: roberto@fratellibaggio.it e Rossana Chiodi, e-mail: ciclorossa@yahoo.it


L'itinerario parte da S.Ambrogio in piazza Milite Ignoto. Nella vicina via Sacro Monte si possono ammirare le prime due meridiane; si scende verso Induno passando dai Mulini Grassi dove si incontrano altri cinque orologi solari antichi. La ricerca di meridiane continua salendo a Induco Olona: villa Pirelli, villa Castiglioni e scuola Ferrarin.

Si prosegue per Arcisate, attraverso strade secondarie fino alla Chiesa Parrocchiale di San Vittore dove ne troviamo una sul campanile da qui una stradina (con breve tratto sterrato) ci porta fin quasi a Bisuschio e a villa Cicogna, si prosegue poi per Besano.

Dopo una sosta per la colazione si visitano due quadranti e si riparte per Porto Ceresio e lungo il lago si raggiunge Lavena Ponte Tresa dove una meridiana ha come motto "il sole non ha confini". La successiva risalita, sulla ciclabile che ci porta in Valganna, ci permetterà di vedere i quadranti solari di Marchirolo, Ganna, Bedero e Brinzio, prima di chiudere il cerchio che ci riporta a S.Ambrogio Varese.


"legenda" per alcuni quadranti che visiteremo.


S.Ambrogio via Sacro Monte: doppio quadrante solare ad ore italiche datato 1749.

Mulini Grassi: ben cinque orologi solari, tre ancora in ottime condizioni, ben posizionati sui muri di questo antico complesso di mulini per poter carpire al sole tutte le ore dall’alba al tramonto.

Induno Olona: sulle pareti di Villa Pirelli e villa Castiglioni oltre a due orologi solari realizzati con gli studenti della scuola Ferrarin.

Arcisate: sul campanile della Parrocchiale

Bisuschio: facciata di villa Cicogna

Besano: sulle facciate di 2 case private

Lavena Ponte Tresa: due case private

Marchirolo: facciata della chiesa. Ore italiche

Ganna : all’interno della Badia

Bedero Valcuvia: casa privata

Brinzio: piazza del paese e casa privata


Insomma, una ventina di meridiane che val la pena scoprire e capire…in un percorso interessante anche dal punto di vista storico, culturale e paesaggistico.

Saturday, June 05, 2010

12-13 Giugno 2010

Val Brembana e Val Taleggio


Ritrovo: ore 7:30 alla stazione Trenitalia di Varese per il treno delle 7:43; cambio a Pioltello per giungere a Bergamo alle 10:00

Difficoltà: mediamente impegnativa

Lunghezza: circa 45 km al giorno

Rientro con treno da Bergamo alle 17,52 per arrivare a Varese alle 20.30 circa

• Quota di partecipazione: 70,00 € (+ 15 ,00 € per singola)

• Prenotazione: entro giovedì 3 giugno – caparra 40,00 €

Organizzano: Bruno Dalla Valle, e-mail e-mail: bruno.dallavalle42@gmail.com e Rossana Chiodi, e-mail: ciclorossa@yahoo.it

Da Bergamo (247 m s.l.m.) si raggiunge Sedrina e quindi Zogno, dove inizia la ciclabile, recupero dell’antico tracciato ferroviario della Val Brembana.

In un piacevole e suggestivo ambiente fluviale, con pendenze lievissime, si raggiunge S. Giovanni Bianco, passando per S. Pellegrino Terme dall’inconfondibile stile Liberty. Da S. Giovanni si affronta la Val Taleggio; la salita di circa sette chilometri non è molto impegnativa salvo l’ultimo tratto; si attraversa uno scenario spettacolare, stretti in una forra tra acqua e rocce; più su si passa tra boschi di faggi ed abeti, che di tanto in tanto si aprono su verdi praterie, con ampi panorami sui monti circostanti. Si pernotta ad Olda (766 m s.l.m.), all’Albergo della Salute, posto in luogo ameno tra i monti.

Il secondo giorno, dopo la discesa verso Lavina (665 m s.l.m.), ci attende una nuova salita (circa sette chilometri, di cui gli ultimi tre meno impegnativi) per scollinare alla Forcella di Bura (884 m s.l.m.). è questo il tratto più suggestivo della seconda giornata sui pedali e vale veramente la pena di assaporarlo tutto, indugiando ad ogni curva, per godere i panorami che si aprono sulla valle e sui monti circostanti. Da qui la strada scende e, dopo una sosta al paese di Gerosa, la lunga serie di curve e tornanti ci riporta in piano per raggiungere nuovamente Sedrina ed infine il capoluogo.

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Occorre essere autonomi per le colazioni al sacco dei due giorni, mentre sono comprese nella quota la cena del sabato, con cucina tipica bergamasca e la prima colazione della domenica.