Monday, February 18, 2013

Un decalogo per chi si candida alle politiche

Un decalogo per i candidati alle prossime elezioni politiche
Come da copione, nemmeno questa volta si parla di mobilità sostenibile nei programmi elettorali delle prossime elezioni politiche.
Per questa ragione la FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, sta contattando uno per uno i candidati, capilista o con buone possibilità di essere eletti, e che negli anni hanno dimostrato sensibilità e attenzione verso i temi della mobilità ciclistica attraverso atti concreti, per chiedere loro di sottoscrivere un impegno morale a sostegno della ciclabilità e della "mobilità nuova".
Sul sito di Fiab trovate l'elenco aggiornato dei candidati che hanno aderito.

Il documento che viene proposto è il "Decalogo mobilità nuova: iniziative legislative e di Governo", leggibile qui. Uno dei documenti discussi e approvati a Reggio Emilia nei giorni 5 e 6 ottobre 2012, nel corso degli Stati Generali della Bicicletta e della Mobilità Nuova, promossi dall'ANCI in collaborazione con FIAB, Legambiente e Salvaiciclisti.

In particolare, la FIAB che si occupa principalmente di ciclabilità, ritiene prioritario un impegno di Parlamento e Governo su 6 di quei 10 punti, che sono i temi su cui si batte da anni. Vale a dire:
1. Istituzione del Servizio Nazionale per la Mobilità Ciclistica;
2. Revisione organica del Codice della Strada e delle norme tecniche;
3. Aggiornamento della legge di finanziamento sulla mobilità ciclistica;
4. Equiparazione della bicicletta al trasporto pubblico nell'infortunio in itinere;
5. Monitoraggio e sicurezza stradale;
9. Promozione e valorizzazione del turismo sostenibile attraverso la realizzazione della rete ciclabile nazionale "BicItalia".

Obiettivo della Fiab è raggiungere quota 50 adesioni. Una volta eletti, l'obiettivo è ricostituire il "Gruppo interparlamentare per la mobilità ciclistica" con cui avere un filo diretto e continuo per iniziare a lavorare insieme sui punti del decalogo ma, soprattutto, riprendere i numerosi progetti di legge mai approvati, a partire dal riconoscimento della tutela giuridica dell'infortunio in itinere in bicicletta, a sostegno del quale ci sono più di 100 adesioni di enti locali e territoriali.
Ai candidati è stato inviato anche il documento di sintesi degli Stati Generali, che potete scaricare qui.

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