- inadeguatezza delle
infrastrutture (strisce pedonali, semafori, marciapiedi, corsie ciclabili)
- comportamenti
scorretti degli utenti della strada, tra i quali i più rischiosi sono quelli
relativi all'uso dell'automobile;
- scarsa presenza di
controllo preventivo e repressivo
considerato che la
soluzione a tale problema non può essere demandata ad interventi sporadici
effettuati magari solo dopo incidenti più o meno gravi,
Fiab-Ciclocittà chiede:
1. un piano cittadino
organico per la sicurezza della mobilità pedonale e ciclistica;
2. un ufficio dedicato
alle segnalazioni dei cittadini su tale questione con obbligo di
rendicontazione pubblica;
3. un potenziamento
degli uffici tecnici che possano attingere alle migliori esperienze italiane ed
europee intema di mobilità sostenibile;
4. la promozione di
programmi di educazione stradale nelle scuole e anche rivolti agli adulti;
5. la costituzione del Mobility Manager comunale.
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