Tuesday, July 03, 2012

Il diritto dei bambini ad andare in bicicletta



Pubblichiamo il comunicato di Fiab in merito alla Carta di Vancouver che riconosce il diritto dei bambini ad andare in bicicletta. Il documento può essere sottoscritto da cittadini, amministrazioni, associazioni...


Con la sottoscrizione della Carta di Vancouver dedicata al riconoscimento del diritto dei bambini di andare in bicicletta, si è aperta l’'ultima giornata dei lavori della  Conferenza “globale” sulla mobilità ciclistica Velo-City 2012. 

I primi firmatari sono stati il Sindaco della città, Gregor Robertson e il Presidente dell'’European Cyclists Federation (a cui Fiab aderisce). Manfred Neun. Ma poi tutti i presenti sono stati invitati ad apporre la propria firma su enormi tabelloni riportanti il testo del documento.
Con la Carta di Vancouver, che chiunque (cittadini, amministrazioni, ong,) può sottoscrivere  fin da subito collegandosi con il sito dell’'ECF http://www.ecf.com si chiede alle Nazioni Unite di adoperarsi affinché: in qualunque parte del mondo si trovino, i bambini abbiano il diritto di andare in bicicletta senza correre pericoli di alcun tipo; lo spostarsi in bicicletta sia riconosciuto quale componente fondamentale delle politiche di mobilità sostenibile; siano promosse attività a piedi e in bicicletta per persone di tutte le età a partire dai bambini; siano messe in atto misure per migliorare la sicurezza e l’accessibilità delle strade e degli spazi pubblici, specialmente a beneficio dei bambini.


Non è la prima volta che l’'ECF, a conclusione della conferenza Velo-City, lancia una lettera aperta a organismi internazionali che rappresenta anche una maniera per chiamare in causa tutti i partecipanti affinchè, tornati a casa, diventino a loro volta ambasciatori del messaggio sottoscritto: nel 2009 con la Carta di Bruxelles l'ECF ha chiesto alle istituzioni locali ed europee di attivarsi con adeguate politiche per far crescere la media europea di spostamenti in bici al 15% e far dimezzare gli incidenti mortali a danno dei ciclisti entro il 2020; nel 2011 con la Carta di Siviglia indirizzata all’'ITF, il Forum Internazionale dei Ministeri dei Trasporti, l'ECF ha chiesto che la mobilità ciclistica entrasse a peno titolo nelle politiche del territorio e che fossero destinate adeguate risorse. E la presenza al Velo-City di Vancouver, per la prima volta, del Segretario del Forum ITF ha significato, evidentemente, un avvio delle relazioni istituzionali. 

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