Mentre la crisi economica fa sentire pesantemente i suoi effetti, il nostro Paese affronta il tema mobilità con ulteriori tagli importanti, che si aggiungono a quelli agli enti locali rischiando di compromettere definitivamente lo sviluppo di reti ciclabili e l’erogazione di servizi di base per la mobilità collettiva.
Così pensa la Fiab, che in un comunicato ritiene doveroso invitare il Governo Monti a cogliere l’occasione data da questa crisi come opportunità di cambiamento e di rilancio della mobilità sostenibile. Ciò che non è stato fatto in questi anni da tutti i passati governi si può fare ora:
“E’ necessario riequilibrare l’uso dello spazio urbano a favore della mobilità sostenibile e riconvertire in tale direzione anche le aree metropolitane, i dintorni delle città. La mobilità ciclistica è virtuosa poiché consente anche investimenti con bassa spesa ed alta resa per favorire città più sicure e meno inquinate, riduce i consumi ed il fabbisogno energetico, e la bolletta che tutto il Paese paga, oltre ad abbattere decisamente i costi per la salute dei cittadini. Ogni auto incide infatti annualmente sulla collettività per circa 1.000 euro di spesa sanitaria per gli incidenti (30 miliardi €/anno per morti e feriti) e per circa 2.500 euro di costi ambientali (rumore e inquinamento atmosferico sono i principali).”
Così pensa la Fiab, che in un comunicato ritiene doveroso invitare il Governo Monti a cogliere l’occasione data da questa crisi come opportunità di cambiamento e di rilancio della mobilità sostenibile. Ciò che non è stato fatto in questi anni da tutti i passati governi si può fare ora:
“E’ necessario riequilibrare l’uso dello spazio urbano a favore della mobilità sostenibile e riconvertire in tale direzione anche le aree metropolitane, i dintorni delle città. La mobilità ciclistica è virtuosa poiché consente anche investimenti con bassa spesa ed alta resa per favorire città più sicure e meno inquinate, riduce i consumi ed il fabbisogno energetico, e la bolletta che tutto il Paese paga, oltre ad abbattere decisamente i costi per la salute dei cittadini. Ogni auto incide infatti annualmente sulla collettività per circa 1.000 euro di spesa sanitaria per gli incidenti (30 miliardi €/anno per morti e feriti) e per circa 2.500 euro di costi ambientali (rumore e inquinamento atmosferico sono i principali).”
No comments:
Post a Comment